Ospedale del Mare, De Luca annuncia: “Entro fine mese i primi ricoveri”

Il governatore ha illustrato ai giornalisti il cronoprogramma che porterà entro dicembre 2017 a utilizzare tutti i posti letto previsti per l’Ospedale del Mare

Napoli, 5 giugno – Entro il 30 giugno all’Ospedale del Mare saranno possibili i primi trenta ricoveri. Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, illustrando ai giornalisti il cronoprogramma che porterà entro dicembre 2017 a utilizzare tutti i 415 posti letto previsti nella struttura e all’entrata in funzione di 16 sale operatorie (alcune attive H24) e del pronto soccorso. “Nel corso di quest’anno completeremo tutto l’Ospedale del Mare – ha spiegato De Luca –. Abbiamo dovuto fare le corse contro il tempo per completare il collaudo, per completare le autorizzazioni ma soprattutto per avviare le procedure di selezione del personale. E questo in Italia è davvero un calvario, perché bisogna seguire tre livelli di selezione”. De Luca anche ha anche annunciato che la Regione investirà 100 milioni di euro in ricerca contro il cancro.

A essere un calvario, più che la selezione del personale, pare proprio essere l’entrata in funzione del nosocomio di Ponticelli, di fatto già inaugurato varie volte, prima con Caldoro e poi con lo stesso De Luca. Destino simile alla stazione Tav di Afragola, che domani sarà inaugurata per la quinta volta, nonostante De Luca nel 2015 disse: “Questa non è la quarta inaugurazione, è l’ultima”.

In una città perennemente a corto di posti letto e con una sanità che spesso fa parlare di sé in negativo, tutti si augurano che l’Ospedale del Mare diventi un punto di eccellenza, anche se per ora proseguono solo le inaugurazioni plurime, un’usanza tipica italiana. Le incognite del nosocomio di Ponticelli per ora sono diverse. Entro febbraio 2017 doveva partire il pronto soccorso, ma così non è stato. Il laboratorio di analisi non è ancora stato attivato e si dovrà ricorrere a servizi garantiti da altri presidi ospedalieri. Mancano i primari e per ora di figure dirigenziali ce ne sono poche. Infine, sul fronte attrezzature non va meglio, visto che mancano i ferri chirurgici.

All’attacco di De Luca, nel giorno in cui questo ha presentato il cronoprogramma per l’apertura del nosocomio di Ponticelli, va l’ex presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che scrive su Twitter: “L’Ospedale del Mare apre a rate e con un anno di ritardo. Negli ultimi due anni la sanità al disastro”.

All’attacco di De Luca anche il Movimento 5 Stelle, con la capogruppo in Consiglio regionale Valeria Ciarambino. “Sembra una telenovela e invece è diventato un dramma a puntate: l’ennesima inaugurazione farsa dell’Ospedale del Mare a favore di telecamere. De Luca ha addirittura inventato un nuovo genere: dopo aver azzardato ad ottobre 2016 che il pronto soccorso sarebbe stato inaugurato a febbraio 2017 e aver poi giurato a marzo 2017 che entro il 30 giugno 2017 sarebbe stato completato l’intero nosocomio, oggi, non potendo più inaugurare reparti fantasma e con la scadenza elettorale alle porte, si è inventato ‘l’inaugurazione del cronoprogramma’ con nuovi numeri che sarebbero da giocare al lotto”, ha affermato la Ciarambino.

“La mortalità a 30 giorni dopo ricovero per ictus nella provincia di Napoli è del 30%, con picchi più elevati nell’Asl Na 3 Sud, ossia la Asl il cui riferimento esclusivo è proprio il grande assente Ospedale del Mare, contro una media nazionale dell’11,61% – ha spiegato la capogruppo pentastellata –. I cittadini campani muoiono di ictus 3 volte di più e De Luca continua con le sue inaugurazioni elettorali del nulla”. “L’Ospedale del Mare è nei fatti il poliambulatorio più costoso d’Italia con dotazioni tecnologiche e strutturali all’avanguardia acquistate da anni, adatte a una struttura di ricovero di eccellenza, e che ad oggi sono pressoché inutilizzate, senza contare le apparecchiature che stanno marcendo nei depositi”. “Abbiamo preparato un’interrogazione – ha annunciato la Ciarambino – per sapere quanto costa ai campani in termini di servizi guardiania, reception, energia elettrica, macchinari inutilizzati, utenze, vigilanza privata, tenere aperta da due anni una struttura fantasma. Oltre ai costi vivi i campani stanno pagando il costo più alto di questa farsa in termini di negazione del diritto alla salute”.

“De Luca infatti ha già chiuso il San Gennaro e l’Annunziata, depotenziato gli Incurabili, il Loreto Mare e il vecchio Pellegrini tutto in vista dell’annunciata apertura del nosocomio di Ponticelli. Come Movimento 5 Stelle – ha proseguito la Ciarambino – avevamo presentato un emendamento alla legge di Stabilità e poi al Collegato al bilancio, per prevedere un cronoprogramma che non portasse a nessuna chiusura di ospedali e reparti senza prima avere aperto quelli previsti dal piano ospedaliero, in modo che il bilancio dei posti letto per specialità non fosse mai negativo. Emendamento che ogni volta è stato bocciato”. “E uno con queste straordinarie performance vorrebbe avere in mano tutta la sanità?”, ha concluso la capogruppo pentastellata, alludendo alla richiesta di De Luca al Governo di essere nominato commissario per la Sanità campana.

FOTO: tratta da repubblica.it

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