Mamme italiane sempre più digitali, quasi più degli adolescenti

Arrivano in Parlamento per un confronto con le istituzioni su come costruire un Paese a misura di mamma e bambino

Con il 92% sono proprio le mamme la categoria della popolazione italiana con il maggiore tasso di digitalizzazione. Secondo lo studio dell’agenzia FattoreMamma e di 2R Research condotto su oltre 1500 donne, sono loro alla guida della rivoluzione digitale. La fondatrice di FattoreMamma Jolanda Restano, spiega all’incontro “Mamme in Parlamento”; “le mamme sono quasi più digitali degli adolescenti”.

Il 73% usa la tecnologia per gestire l’organizzazione quotidiana, il 51% afferma che lo smartphone sia “indispensabile per la propria vita sociale”, il 46% lo utilizza come strumento principale per gli acquisti online e il 43% lo considera la “propria memoria”. Sul web le mamme hanno danno vita ad “una sorta di coscienza collettiva di rete” grazie alla condivisione delle loro esperienze personali. Queste mamme che si trovano all’avanguardia sul fronte tecnologico ma sono comunque confinate in ruoli di genere tradizionali. Secondo i dati Istat, ricade ancora su di loro il 74% del lavoro domestico, lavare e stirare i vestiti (94%), pulire casa, cucinare e lavare i piatti (77%).

I principali problemi sono costituiti  dalla difficoltà a conciliare vita lavorativa e familiare (per il 75% delle mamme intervistate da FattoreMamma) e il rientro dalla maternità è troppo precoce, incompatibile con l’allattamento, che è consigliato dall’OMS almeno fino al sesto mese del bambino. Il 62% delle mamme chiede un maggiore sostegno economico a favore della maternità ed il 58% una maggiore tutela legislativa.

In tema di scuola, è una nota dolente la poca disponibilità di posti negli asili nido. Mentre sulla sanità, le mamme lamentano i lunghi tempi di attesa per le prestazioni sanitarie. Tra le tante richieste alla politica, ce n’è anche una tecnologica; poter dialogare direttamente con le istituzioni.

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