Dal 17 al 25 giugno, nove giorni sul lungomare con pizza a pranzo nei weekend. Il 16° Campionato Mondiale del Pizzaiuolo-Trofeo Caputo
Napoli, 12 giugno – Napoli Pizza Village, tante le novità. Per la settima edizione, infatti, l’happening si posizionerà in apertura della stagione turistica napoletana e regionale. Il lungomare Caracciolo, quindi, sarà illuminato dai 50 forni a legna dal 17 al 25 giugno (non più a settembre), con apertura il sabato e la domenica anche a pranzo. Un fitto calendario articolato in 9 giorni di evento, anziché 6, inclusi 2 weekend.
Il Campionato Mondiale del Pizzaiuolo-Trofeo Caputo (dal 19 al 21 giugno), un incredibile cartellone di artisti sul palco in collaborazione con RTL 102.5 e numerosi eventi di gastronomia, sono alcuni tra gli appuntamenti imperdibili dell’edizione 2017.
Partenza anticipata dunque, sabato 17 giugno con la prima delle quattro aperture ad ora di pranzo. Dalle ore 12, per turisti e frequentatori del lungomare partenopeo, sarà possibile sedersi ai tavoli del Napoli Pizza Village e degustare il menù completo, al consueto costo di 12 euro, che prevede pizza, bibita, caffè, dolce o gelato.
Il ricco programma di eventi musicali completamente gratuiti, è stato ideato e sarà realizzato in collaborazione con la radio ufficiale dell’evento RTL 102.5, che trasmetterà in diretta radio e tv (satellitare e digitale) dal Napoli Pizza Village con ben quattro programmi giornalieri in diverse fasce orarie. Ad aprire il calendario saranno The Kolors e, oltre ai tanti artisti di fama nazionale, arriverà anche il vincitore di Sanremo, Francesco Gabbani, mercoledì 21. Ad affiancare le esibizioni dei tanti ospiti nazionali, arricchendo il palinsesto, ogni sera le performance di artisti e cabarettisti napoletani.
Lunedì 19 invece prenderà il via la 16° edizione del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo – Trofeo Caputo. Tre giornate di gara, sino a mercoledì 21, dove circa 600 pizzaiuoli, che giungono da oltre 40 paesi e da ogni continente, si sfideranno per il titolo mondiale alla rotonda Diaz, in ben 9 sezioni compresa la nuova categoria “pizza fritta”.
Prosegue la raccolta di firme, partita al NapoliPizzaVillage nel 2014, per l’inserimento dell’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani nella lista mondiale del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità lanciata da Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde. Obiettivo dichiarato: 2 milioni di firme a sostegno del tanto atteso riconoscimento mondiale da parte della Commissione Unesco.