Due di tredici anni non sono imputabili
Anni fa, a Marano (Napoli) sette mini delinquenti, rampolli di famiglie della camorra locale, sequestrarono una ragazza e ne abusarono a turno per un mese. Nel corso del processo il difensore dei giovanissimi malviventi sventolò sotto il naso della madre (una povera cameriera analfabeta) una mazzetta di banconote e ottenne di chiudere la questione con il minimo danno per gli assistiti.
Succede a Bari, oggi, che cinque minorenni, per mesi violentino una dodicenne, minacciata di pubblicare un video girato durante gli abusi se lo avesse denunciato. La vittima ha trovato egualmente il coraggio di raccontare ogni cosa ai carabinieri. Due stupratori di diciassette anni sono reclusi in comunità, un complice di quindici anni è sotto processo, due di tredici non sono imputabili. E’ difficile attribuire a queste brutalità l’influenza delle notizie di violenze sulle donne, fino all’estremo, tragicamente quotidiano, del femminicidio, ma è accertata la tendenza a emulare quanto la cronaca (specialmente la nera) propone con l’intero sistema dei media.