Ultim’ora: notificato a Vincenzo De Luca l’atto di sospensione dalla carica di presidente della Regione Campania

L’atto è stato notificato dal prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone. Incerte le prossime mosse del governatore, che non sa se può entrare o meno a Palazzo Santa Lucia e cerca una soluzione con il suo staff legale

de.lucaIl prefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone, ha notificato l’atto di sospensione di Vincenzo De Luca dalla carica di presidente della regione Campania al consigliere regionale Rosetta D’Amelio, incaricata di convocare la prima seduta del Consiglio regionale prevista per lunedì.

“La Legge Severino non si applica a chi eletto per la prima volta”. Lo andava ripetendo continuamente De Luca durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in Campania. E invece quest’ultimo è stato sospeso nella giornata di ieri con un decreto firmato da Matteo Renzi così come la legge prevede. La sospensione diventa pienamente operativa da oggi con la notifica dell’atto da parte del prefetto di Napoli.

L’interessato dal provvedimento di sospensione ha già fatto sapere di non volerne sapere, affermando: “Vado avanti, andrò in consiglio regionale. L’unica legge ad personam è la Severino, che tutela il privilegio della casta parlamentare. Come vedete, non c’è alcuna legge ad personam per me”. De Luca vorrebbe entrare a Palazzo Santa Lucia ma non sa se può e in queste ore starebbe cercando di trovare una soluzione con il suo staff legale.

Secondo Severino Nappi, ex assessore Ncd di Caldoro, se De Luca entra in Consiglio regionale rischia di commettere “il reato di usurpazione di potere politico previsto e punito dagli articoli 287 e 347 del codice penale, che dispone dai 6 ai 15 anni di carcere”. Per questo Nappi ha invitato la D’Amelio a far slittare la seduta inaugurale. Seduta che prevede quattro i punti all’ordine del giorno: presa d’atto della proclamazione dei consiglieri, elezione del presidente dell’assemblea regionale campana, elezione dell’ufficio di presidenza, esposizione del programma di governo da parte del presidente della giunta regionale (ovvero De Luca) e discussione.

L’ultimo punto riguarda direttamente De Luca, che non può nominare un vice (dovrebbe essere Fulvio Bonavitacola) senza entrare in Consiglio regionale perchè lo statuto della regione prevede che il presidente debba esporre il programma e che questo venga discusso. È previsto altresì che il presidente possa nominare vice presidenti ed assessori soltanto dopo aver seguito questo iter.

De Luca per uscire da questa situazione, potrebbe far slittare la seduta a data da destinarsi e scegliere di ricorrere alla magistratura civile, chiedendo un provvedimento d’urgenza ex articolo 700. Quest’ultimo, in questo caso deve sperare nella “sospensiva della sospensione”, com’è accaduto qualche giorno fa per il caso del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Il ricorso sarà assegnato alla stessa sezione che ha trattato il caso di quest’ultimo ma l’esito è incerto. Non c’è infatti, una sentenza che faccia giurisprudenza ma potrebbe essere la via più indolore per uscire dall’impasse e scongiurare un pericoloso vuoto istituzionale.

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