Il governatore della Campania critica duramente la nuova legge elettorale. Sul referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre, invece, afferma: “Perso per errori del Pd e di Renzi”. Parole di fuoco contro il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio: “Si è ritrovato, miracolato, a fare il vicepresidente della Camera. Fa parte della casta e parla contro la casta”
Il Rosatellum è una “tragedia”. A dirlo, ai microfoni dell’emittente salernitana Lira Tv, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a proposito della nuova legge elettorale approvata dal Parlamento. “Il problema – spiega De Luca – è avere un sistema che consenta di governare e di sapere dopo il voto chi è il vincitore che si assume la responsabilità di governare. Con il sistema di oggi – sottolinea – dopo le elezioni non sapremo cosa succederà in Italia, chi governerà il Paese, una tragedia”.
Per quanto riguarda il referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre, secondo De Luca “è stato perso per errori del Pd” e per l’eccessiva “personalizzazione” data da Renzi. “La discussione – spiega De Luca – sulle riforme andava impostata in maniera seria: una sola Camera, un Senato rivisitato, semplificazione estrema delle istituzioni e certezza di avere un governo dopo le urne”. “Abbiamo fatto un passo indietro di dieci anni – conclude –. Nei prossimi mesi, dopo il voto di marzo, l’Italia va verso un calvario”.
Poi De Luca ha usato parole di fuoco contro il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. “Si è ritrovato, miracolato, a fare il vicepresidente della Camera. Fa parte della casta e parla contro la casta”, dice De Luca, secondo il quale Di Maio è “un chirichetto senza arte né parte, che non ha mai lavorato”. “Non smetterò di ripetere che Luigino guadagna 13.500 euro netti al mese – prosegue De Luca –, e come lui ha certificato, 100mila euro di spese”.
“Ho usato un’espressione romanesca ‘te possino ammazzare’ e si è impressionato, ha detto che l’ho minacciato di morte”. “Per me – aggiunge De Luca – è stata l’occasione per spiegargli qual è la differenza, cos’è l’ironia e di spiegare con quale livello di truffatori politici dobbiamo fare i conti. In Italia – conclude – viviamo in un clima di ‘ammuinà e mistificazione generali’”.
Infine De Luca non ha risparmiato neanche l’ex presidente catalano Carles Puigdemont, per il quale in queste ore è stato emesso un mandato di arresto europeo. “È un’immagine da pinguino che se ne è scappato a Bruxelles e voleva fare la rivoluzione con i bigodini. È sconcertante e alla fine ti domandi: ma in che diavolo di mondo stiamo vivendo?”, ha detto De Luca.