La provincia di Napoli, secondo il quotidiano economico, è tra le ultime d’Italia per qualità della vita. Per de Magistris però “a Napoli si vive di gran lunga meglio rispetto alle statistiche che vengono fatte”. Ieri il sindaco ha incontrato Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, alla presentazione di Resto al Sud e Banca delle terre, due misure prese dal Governo a favore dei giovani meridionali
“Sarei curioso un giorno di incontrare le persone che fanno queste statistiche. Non voglio fare polemiche, ma a Napoli si vive di gran lunga meglio rispetto alle statistiche che vengono fatte”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando la classifica del Sole 24 ore sulla qualità della vita, che vede la provincia di Napoli al 107mo posto. “I parametri – ha aggiunto il sindaco – non mi convincono per nulla, e poi non si parla di Napoli ma della provincia e dell’area metropolitana”.
Per de Magistris tra Nord e Sud permane “una distanza enorme che va colmata, altrimenti non si parlerebbe ancora di questione meridionale e di Mezzogiorno, per cui c’è un Ministero”. “C’è uno squilibrio che – ha sottolineato il primo cittadino – continua a esserci nei provvedimenti, c’è una disparità di trattamento forte, ci sono discriminazioni, c’è un Mezzogiorno che deve recuperare”.
E a proposito di Mezzogiorno e di lavoro, ieri de Magistris ha incontrato Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, alla presentazione di Resto al Sud e Banca delle terre, due misure prese dal Governo a favore dei giovani meridionali. “I due provvedimenti sono strumenti che mettiamo a disposizione dei ragazzi meridionali. In base allo stanziamento che abbiamo fatto abbiamo calcolato che circa 100mila giovani nei prossimi tre anni potranno diventare imprenditori e trovare occupazione. Abbiamo messo 1 miliardo e 300 milioni per questo obiettivo”, ha detto De Vincenti.
“Con Resto al Sud, le ragazze e i ragazzi che vogliono fare impresa – ha spiegato il ministro –, anche se non hanno mezzi propri per mettere su l’attività, lo Stato stanzierà capitale per fare impresa nel Mezzogiorno. Con Banca delle terre, invece, le terre incolte verranno messe a disposizione dei giovani che vogliono valorizzarle”.
Sulla classifica del Sole 24 ore, De Vincenti ha detto: “Il Mezzogiorno risente di decenni in cui il divario economico dal Centro-Nord è andato allargandosi. Ora da tre anni, precisamente dal 2015, registriamo un Mezzogiorno che ha rialzato la testa. Il Prodotto Interno Lordo cresce più che al Centro-Nord, così come l’occupazione in percentuale, però purtroppo la disoccupazione è molto più alta. Però – ha sottolineato De Vincenti – l’occupazione cresce di più e dobbiamo fare in modo che questi risultati si rafforzino, perché la crescita del Mezzogiorno serve a tutto il nostro Paese”.
Il sindaco de Magistris, a margine della presentazione delle misure Resto al Sud e Banca delle terre, ha affermato: “Mi convince la cooperazione istituzionale che è stata messa in campo negli ultimi mesi tra Governo nazionale e città. Penso al Patto per Napoli, al bando per le periferie, al PON Metro. Stiamo lavorando bene, su lavori importanti e direi storici per la nostra città”. Ma, ha affermato de Magistris, per un decollo del Sud “bisognerebbe intervenire soprattutto nella manovra economica che è in discussione al Senato e che tra qualche ora passerà alla Camera perché, se non si eliminano i blocchi normativi e finanziari, il decollo auspicato del Mezzogiorno e del Paese non ci sarà”.
FOTO: tratta da ilmattino.it