Il secondo incontro di approfondimento in programma giovedì 22 febbraio al liceo Margherita di Savoia
Giovedì 22 febbraio, presso il Liceo Margherita di Savoia di Napoli, si terrà il secondo incontro della quinta edizione del Premio Letterario NapoliTime, il concorso che seleziona nuove proposte di narrativa di scrittori esordienti o già affermati. Come di consueto i giovani, in veste di critici letterari si confronteranno con gli scrittori in gara, valuteranno le opere proposte, scriveranno recensioni e in finalissima decreteranno con il proprio voto il vincitore del Premio Letterario NapoliTime V edizione.
All’incontro/confronto con gli studenti parteciperanno gli scrittori Romolo Bianco, con Io di più; Paolo di Martino, con Invisibile napoletano; Ciro Raia, con Giovanna I d’Angiò donna e regina dolorosa e Sara Wood, con Io ti vedo.
Le scuole partecipanti alla V edizione del Premio sono gli Istituti superiori I.I.S.”Vittorio Emanuele II”, il Liceo “Margherita di Savoia”; il Liceo Scientifico “Arturo Labriola”; l’I.T.C. “Enrico Caruso”, l’I.T.E.S. “Ferdinando Galiani”, l’I.S.S. “Artemisia Gentileschi” ed i ragazzi degli Istituti Comprensivi “Massimo Troisi”, “78° Cariteo – Italico”, “Michelangelo – Augusto” e “41 Console” che tanto filo da torcere hanno dato nelle passate edizioni del Premio ai loro “colleghi” più grandi.
Come accade di consueto negli incontri del Premio NapoliTime si prospetta una sessione di confronto serrato, con le tante domande poste direttamente dai giovani critici letterari agli scrittori in gara. Un fiume in piena di osservazioni da pare di circa 150 ragazzi che potranno soddisfare le mille curiosità, per il necessario approfondimento – che segue la prima fase della lettura dei testi in gara -, in vista della redazione della recensione che porterà in finale la top ten di giovani critici.
Ma vediamo con chi si confronteranno i ragazzi nell’incontro del 22 febbraio.
Romolo Bianco, con Io di più, nell’evento di consegna dei libri ha così presentato il suo lavoro: “L’intento della narrazione è quello di mostrare il vero volto della periferia di Napoli. Non esiste solo la ‘città bianca’ e quella ‘nera’ alla Gomorra, ma più spesso la realtà passa attraverso i toni del grigio, dove problemi e rischi da un lato e bellezza ed opportunità dall’altro si affiancano e convivono. I personaggi del libro, che appartengono ad una famiglia borghese come tante, hanno voluto una chance in più per giocare la partita della loro vita. La vita – ha commentato Romolo Bianco – è nei nostri territori certamente complicata e spesso si cede alla rassegnazione. La colpa non sembra essere mai addebitabile inequivocabilmente a nessuno. Ma qualcuno dovrebbe pur prendersi la responsabilità di situazioni socialmente drammatiche”.
Paolo Di Martino, con Invisibile napoletano. Scrittore per caso, attratto dal mondo dei giovani, forse anche perchè non è padre, e perciò estremamente curioso di capire come ciò che un adulto prova comunicare possa essere percepito dai ragazzi. Per lui la scrittura rappresenta anche una sfida alla noia che combatte mettendosi sempre in gioco. Il libro è una dichiarazione d’amore per la sua città della quale ha provato a tratteggiare i suoi abitanti e la sua irripetibile magica atmosfera.
Ciro Raia, Giovanna I d’Angiò donna e regina dolorosa. Il suo libro, che ha la particolarità di essere un saggio che “si legge come un racconto, è appunto la narrazione della vita di una regina che per quarant’anni è stata capace di tenere lontano la città di Napoli dalle guerre. Ciononostante – ha commentato Raia – Giovanna I d’Angiò, proprio in quanto donna è stata cancellata dai libri di storia. Lo scopo di quest’opera è quello di renderle il posto che si merita a Napoli e in Europa“.
Tutta ancora da scoprire è l’opera del “nostro cervello in fuga” – Sara Wood – che ci raggiungerà per l’occasione direttamente da Londra, dove vive e lavora, e che presenterà alla giovane platea il suo libro Io ti vedo.