Piero De Luca, figlio primogenito del presidente della Regione Campania è solo terzo a Salerno. Il centrodestra è la coalizione che vince le elezioni con il 37% dei consensi e con un sorprendente 18% della Lega di Salvini. Ma la maggioranza non c’è
Il Movimento 5 stelle sfonda la quota psicologia del 30% ed è il primo partito. Il centrodestra unito raggiunge e supera il 37% e si afferma come prima coalizione. Il Partito Democratico crolla al 18%. Altro dato importante è che la Lega cresce e supera Forza Italia con un lusinghiero 17,65% contro il 13.98%.
I dati sono ancora provvisori ma si è in fase conclusiva del conteggio ci fotografano un M5s come vero trionfatore al Sud. Il Centro Destra al Nord e il Pd che tiene solo in Toscana e nel Trentino con la ministra uscente Maria Elena Boschi, confermata. L’affluenza complessiva è stata del 72,92%.
Ora la palla passa al Presidente della Repubblica Mattarella per l’assegnazione di un mandato esplorativo per comporre quella maggioranza che non è uscita dalle urne. Tutto dipenderà dal computo finale dei seggi. Alla Camera il M5S ne conquista tra 230 e 240, il centrodestra tra 247 e 257, il centrosinistra tra 110 e 120 e Liberi e uguali tra 11 e 19. Al Senato, invece, al centrodestra vanno tra 109 e 119 seggi, ai Cinque Stelle tra 128 e 140, al centrosinistra tra 47 e 55 e a Liberi e uguali tra 7 e 11. A queste proiezioni, però, vanno ad aggiungersi quelli che sono ancora incerti.
Anche a Salerno, nel fortino del governatore Vincenzo De Luca, il Partito Democratico crolla. Piero De Luca, figlio primogenito del presidente della Regione Campania e candidato al collegio uninominale di Salerno per il Pd e nel proporzionale di Caserta, a Salerno registra solo un 25,30% di voti, al momento terzo dopo M5S e centrodestra. Il competitor di De Luca jr., Nicola Provenza del Movimento 5 Stelle, infatti, finora ha ottenuto il 40,45% mentre Gennaro Esposito della coalizione di centrodestra arriva al 25,83%.
Non sarà proprio semplice per il Presidente della Repubblica Mattarella non per assegnare un mandato esplorativo per comporre una maggioranza. All’orizzonte vedo un ritorno alle urne e dipenderà dalle scelte che obiettivamente farà il Movimento Cinque Stelle. Intanto una cosa è chiara, questo risultato elettorale così come si sta componendo fotografa anche le relazioni degli italiani con la politica in generale. Si voglia o no l’attività politica è limitata gruppi sociali che non hanno ristrettezze economiche.
Cosa cambierà per chi deve mettere insieme il pranzo con la cena? Purtroppo non cambierà niente!