Resoconto dell’incontro al Miur del 26 aprile per discutere degli effetti della Sentenza del Consiglio di Stato n. 11/2017, la nota dell’ Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori
Roma – Giovedì 26 aprile, nella sede del ministero della Pubblica Istruzione di viale Trastevere si è tenuto l’incontro promosso dal senatore Mario Piittoni (Lega) in accordo con i vertici del dicastero con le associazioni di docenti e gruppi rappresentativi dei diplomati magistrali per discutere degli effetti della sentenza Plenaria del Consiglio di Stato n. 11/17.
In rappresentanza delle precarie di Gae Infanzia Storiche, si è costituita l’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori (AnDDL) rappresentata dal professor Pasquale Vespa. L’intervento del presidente Vespa è stato chiaro: “Per noi non esistono “sentenze buone” quando si vince e “sentenze politiche” quando si perde”- ha esordito Vespa. Pertanto, in riferimento alla sentenza definitiva dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato del 21 dicembre 2017 che ha sancito l’esclusione dalle Graduatorie ad esaurimento dei Diplomati Magistrali e facendo proprio il parere dell’Avvocatura di Stato del 20 aprile 2018, secondo il quale si dovrà dare corso a quanto deciso dai giudici, l’Associazione AnDDL ritiene che:
- per far fronte alla situazione di criticità venutasi a creare – sia necessario attivare per i colleghi Diplomati Magistrali – un percorso agevolato analogamente a quanto previsto dal Dlgs.59/17 per la II^ Fascia delle GI che ne regolamenti l’assunzione in ruolo una volta esaurite le Gae e le Gm, con la definizione di una nuova graduatoria da cui attingere per scorrimento;
- vista la stretta correlazione della succitata sentenza con il destino lavorativo dei precari di “Gae Infanzia Storiche” (di diritto in Gae) si chiede un incremento considerevole dell’Organico di potenziamento, l’attivazione del Tempo Pieno al Sud, così come già avviene in altre realtà del nostro Paese, e la valorizzazione dell’esperienza sul Sostegno maturato senza titolo, con la definizione di percorsi di specializzazione – senza sbarramento all’ingresso – che possa favorire – dopo attenta analisi dei dati sui posti effettivamente disponibili – l’assunzione su posti di Sostegno.
“Preme però sottolineare – ha continuato il presidente Vespa – che la “soluzione politica” al precariato va necessariamente estesa anche al corpo docente Laureato di Terza Fascia delle GI con pluriennale esperienza per il quale si chiede il superamento dell’attuale percorso FIT che ne mortifica l’esperienza acquisita”.
“Si vuole ricordare – ha aggiunto il professor Pasquale Vespa – che molte classi di concorso della Secondaria superiore sono ormai esaurite e serve valorizzare le competenze di chi è stato dimenticato nel limbo della Terza Fascia, condannato dal Dlgs. 59/17 ad un percorso lungo e farraginoso. Per questa categoria di lavoratori è necessario dare vita ad un percorso che preveda l’assunzione per scorrimento con un anno di prova abilitante. Mentre per le cdc non ancora esaurite consentire l’abilitazione mediante l’attivazione di percorsi abilitanti speciali (PAS)”.
“Infine, viste le pretese di alcuni sindacati di riaprire le Gae per i soli docenti attualmente abilitati, si esprime un categorico NO alla riapertura temporanea delle Gae, perché una tale decisione genererebbe una ulteriore discriminazione tra docenti abilitati e docenti non abilitati che – per i più disparati motivi – non hanno avuto la possibilità di abilitarsi in questi anni”, ha concluso il presidente di AnDDL.
Dopo l’inconto al Miur il presidente Pasquale Vespa ha avuto un colloquio privato alla Camera dei Deputati con il segretario della Lega, il senatore Matteo Salvini. Incontro definito dal professor Vespa molto “cordiale e costruttivo sui temi del precariato”.