Il Cordinamento Nazionale della RSU di Comdata decide di indire scioperi nazionali, c’è già la data del 18 maggio, per l’intero turno di lavoro
Roma, 10 maggio – Si è svolto oggi a Roma l’incontro del Cordinamento Nazionale della RSU di Comdata, convocato dalle Segreterie Nazionali di UILCOM – UIL, SLC – CGIL e FISTel – CISL, direttamente dopo l’incomprensibile annuncio dell’Azienda di chiudere i due siti produttivi di Padova e Pozzuoli (Napoli), dove lavorano circa 264 dipendenti, con conseguente licenziamento di tutti i lavoratori.
Nell’ambito della lunga ed articolata discussione, che ha visto i contributi delle RSU e strutture territoriali di ognuna delle 15 sedi di Comdata in Italia, si è stabilito di reagire, in maniera forte e decisa, alla decisione di licenziare circa 264 lavoratori dei due siti di Pozzuoli e Padova, attraverso scioperi nazionali, un primo sciopero già concordato il 18 maggio, per l’intero turno di lavoro, per i due territori impattati e di due ore a fine turno per tutti gli altri territori.
“Sono soddisfatto che il Coordinamento Nazionale della RSU di Comdata abbia compreso che questa vertenza non è circoscritta solo in due territori, ma riguarda la tenuta occupazionale di tutta il gruppo di Comdata, afferma Massimo Taglialatela, Segretario Generale della UILCOM Campania – se Comdata ha pensato che, alimentando altri territori con attività nuove, avrebbe spaccato il fronte sindacale, ha fatto male i suoi conti. Il Sindacato risponde in maniera compatta a questa provocazione – prosegue il sindacalista – con uno sciopero nazionale che, sono sicuro, avrà anche adesioni altissime, non soltanto tra le fila dei lavoratori delle sedi impattate dai licenziamenti, ma anche in tutta Italia”.
“Ritengo inoltre – conclude il leader della UilCom Campania Massimo Taglialatela – visti i recenti scenari che hanno portato a pesanti ripercussioni sul mondo degli appalti a fronte dei tagli lineari ed unilaterali perpetrati da Tim sui prezzi delle commesse, i tempi ora sono maturi per intraprendere percorsi di mobilitazione dell’intero settore”.