Dalla manifestazione di Roma “Non una in meno” a “Scampia Run for Woman”
In occasione della giornata nazionale contro la violenza sulle donne, ieri, migliaia di persone hanno sfilato per il centro di Roma per la terza edizione della manifestazione ‘Non una di meno’. “Siamo 150mila”, gridavano dal carro dell’organizzazione: a sfilare, in maggior parte donne giovani e di mezza età. Un corteo colorato di fucsia, tra palloncini e fazzoletti, arrabbiato negli slogan contro la violenza degli uomini sulle donne, che ha chiamato ad una ‘agitazione permanente’ contro quello che viene definito “l’attacco in corso alla legge 194” che disciplina l’aborto e contro il ddl Pillon, in discussione in Parlamento sulla riforma del diritto di famiglia in caso di separazioni. E poi lo slogan ‘sorella io ti credo’ scandito per tutto il corteo.
“Oggi siamo noi le protagoniste”, affermano le attiviste che hanno sottolineato che alla testa dovevano esserci solo donne, gli ultimi uomini sono stati invitati a stare nelle retrovie. Pochi gli esponenti politici in piazza, nessun vessillo, tra loro la ex presidente della Camera Laura Boldrini.
Centosei palloncini rosa sono stati alzati in cielo dallo spezzone più giovane del corteo. Ciascuno ricordava una delle donne morte nel corso del 2018 a causa della violenze subite da uomini, soprattutto da mariti e fidanzati. Mentre i palloncini si levavano in aria, una voce da un camion dell’organizzazione ha letto le storie di alcune ragazze uccise negli ultimi anni.
“Oggi siamo qui a manifestare – sottolinea Natascia Cirimele, una delle attiviste del movimento Non una di meno – contro norme, come il ddl Pillon, che insistono su un modello patriarcale e autoritario che hanno lo scopo di schiacciare e ridurre al silenzio la libertà delle donne”. L’approvazione di questo provvedimento, avverte, “porterà inevitabilmente a un inasprimento del quadro sociale attuale, esasperato da un welfare familistico e da anni di politiche di austerity e privatizzazione, ricadute principalmente sulle spalle delle donne. Non a caso – ricorda – un terzo delle madri sole con minori, vale a dire quasi un milione di donne, vivono a rischio povertà o esclusione sociale”.
Per ricordare le vittime in questa giornata, l’ospedale Cardarelli di Napoli si tinge di rosso e con il Percorso Rosa ed il Centro Dafne afferma “accogliamo, curiamo e proteggiamo le donne che si rivolgono a noi con fiducia.“
Gli slogan sono tanti, da “Neanche con un dito” a “La violenza sulle donne è un problema degli uomini” o “L’amore non ha lividi” ed il colore è sempre lo stesso: il rosso. Sono infatti rosse le magliette simbolo che hanno indossato ti partecipanti di oggi, domenica 25, alla “Scampia Run for Women”.
Appuntamento nelle adiacenze di piazza Grandi eventi un po’ prima delle 8.30, orario in cui è partita la passeggiata, che è proseguita poi per 5 km attraverso le strade di Scampia per concludersi nel parco Corto Maltese (in via Hugo Pratt), dove l’associazione “Pollici verdi” ha allestito un ristoro, e punto finale di riflessione. Tanti gli interventi delle autorità, dei rappresentanti di alcune strutture che operano nell’ambito del sostegno alle donne vittime di violenze e di alcune di queste stesse donne che hanno portato la propria testimonianza.
Presente l’ambasciatore dell’Unione mondiale dei poeti, Monica Stravino, con le sue poesie e che ha donato una propria opera che verrà posizionata poi accanto alla panchina rossa inaugurata per l’occasione.
A Napoli è stato presentato un orologio intelligente, capace di inviare informazioni video e audio alle forze dell’ordine per tutelare a distanza le donne e i soggetti deboli vittime di violenza. Partirà da Napoli la sperimentazione dell’Arma dei Carabinieri, frutto di un protocollo di intesa con la Procura distrettuale, e finanziata dalla fondazione Vodafone e dall’associazione Women Care Trust, con l’obiettivo di fornire all’ apparato dei mezzi di contrasto al fenomeno un ulteriore strumento di assistenza.
“Partiamo con questa sperimentazione nel tentativo di garantire una più puntuale vicinanza e sicurezza a persone deboli, in questo caso alle donne – ha spiegato durante la presentazione della nuova tecnologia Maurizio Stefanizzi, comandante della Legione carabinieri Campania – tutti gli sforzi sono fatti al fine di rendere lo strumento dell’arma e delle forze dell’ordine utile non solo per le donne, ma anche per le persone deboli, i bambini, e gli anziani”.
Infine oggi, in occasione di questa giornata, molte caserme dei carabinieri in tutta Italia, compresa quella di Napoli, saranno illuminate e adornate con delle coccarde arancioni in segno simbolico di vicinanza.