No alla sola antimafia delle fiaccolate e ai perbenismi di facciata
“La vera antimafia sta all’antimafia delle sole fiaccolate e dei proclami come l’agricoltura sta all’agriturismo: quest’ultimo costituisce la versione turistica, patinata e, in definitiva, fasulla dell’agricoltura”. Lo ha detto il procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli, Luigi Riello, all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Per sconfiggere i fenomeni delittuosi, a parere di Riello, è necessario comunque “che scatti quella rivoluzione culturale di cui tanto si parla. Non abbiamo bisogno di perbenismi di facciata, di anatemi roboanti, ma di profonda consapevolezza della gravità della situazione”.
Poi uno sguardo alla città e alle sue due anime, quella legale è quella illegale: “La presunta città legittima condanna quella illegittima quale fonte di disagio e degrado urbano e civile ma ricorre ad essa per un gran numero di prestazioni: dal lavoro domestico a quello nero dei cantieri, dalla domanda di merci contraffatte a quella degli stupefacenti, dalla prostituzione al gioco d’azzardo, dal credito illegale al parcheggio abusivo”.
Giustizia al collasso – il presidente di corte di appello Giuseppe De Carolis denuncia: ci sono ben 15mila processi da trattare in sede penale.