1° Maggio in piazza con CGIL, CISL e UIL: grido d’allarme per il Sud

Manifestazione organizzata da Cgil Cisl Uil in piazza del Gesù. “Il reddito di cittadinanza è una piccola risposta, ma non è con l’assistenza che si crea sviluppo”

“Da Napoli vogliamo lanciare un forte grido di allarme e una forte mobilitazione che ci porterà il 22 giugno alla manifestazione nazionale sul Mezzogiorno che terremo a Reggio Calabria. Napoli e il Mezzogiorno debbono tornare al centro delle politiche di sviluppo del Paese” Queste le parole del segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella presente alla manifestazione organizzata da Cgil Cisl Uil in piazza del Gesù.

“L’economia può essere trainata da investimenti in infrastrutture materiali e immateriali e in politiche selettive di sostegno a quelle filiere capaci di creare occupazione di qualità e a quei settori, come il turismo, che vanno sostenuti con una politica organica e non da interventi spot. Determinante, in questo contesto, il ruolo delle istituzioni che non devono lasciare spazio alla litigiosità e alla voglia di protagonismo ma, al contrario, devono essere elemento fondamentale per la crescita del territorio”, ha concluso il segretario della Cgil Napoli.

“Siamo in piazza unitariamente a parlare di lavoro. Quel lavoro che manca, che cerchiamo di difendere”. Così il segretario generale della Cisl, Gianpiero Tipaldi. “Napoli continua a presentare le sue problematiche ataviche e le scaramucce tra Sindaco e Governatore certo non aiutano. Dieci anni di crisi economica ci hanno messo in grave difficoltà e purtroppo i numeri sono drammatici. In Italia il tasso di occupazione è del 62.3 %, a Napoli invece è solo del 45,3%, e solo un giovane su 4 riesce a lavorare”. “Occorrono – secondo Tripaldi – subito risposte certe e serie per i lavoratori e le imprese. Per Cgil, Cisl e Uil a Napoli non serve assistenza, ma politiche e strumenti per uno sviluppo strutturale e duraturo che producano occupazione di qualità e crescita economica”.

“C’è tanta precarietà – ha affermato il segretario generale della Uil di Napoli, Giovanni Sgambati – soprattutto a Napoli. Pensiamo al mondo del turismo, al terziario, ma anche a tanti altri settori. Ecco perché il primo maggio rimane sempre non solo un giorno di celebrazione, ma un giorno di lotta per riaffermare quei valori del lavoro nei diritti. Quest’anno abbiamo messo insieme Europa, Mediterraneo, pace e integrazione. Coniugare questi elementi per noi è fondamentale. Il reddito di cittadinanza è una piccola risposta, ma non è con l’assistenza che si crea sviluppo. Dobbiamo ripartire dallo sviluppo, dalle possibilità di investimento perché senza il lavoro e la sua dignità questo paese non cresce”.

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