Da stasera alle 21.15 il percorso di installazioni luminose di Davide Scognamiglio nella lunga vigilia della Festa a mare prevista per venerdì 26
Da Anna a Nunzia, da Raffaella a Clelia, da Maria a Concetta, da Lella a Maria Luisa: i merletti lavorati a mano con appassionata dedizione dagli isolani ispirano l’illuminazione serale del borgo di Ischia Ponte nella lunga vigilia dell’87esima edizione della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna, prevista per venerdì 26 luglio.
Sarà inaugurato stasera, alle 21.15, il disegno luci di Davide Scognamiglio, che impreziosirà – attraverso suggestive installazioni luminose disseminate nel centro storico – le serate di avvicinamento all’evento.
“Ho pensato che fosse opportuno lavorare sull’identità, trasferendo nel mio disegno luci l’intimità degli abitanti di Ischia Ponte attraverso uno degli antichi simboli rituali più efficaci, i merletti lavorati a mano dalle donne dell’isola. – spiega Davide Scognamiglio, classe 1982 – Posizionati in quindici angoli del borgo, intelaiati e posizionati davanti ai fari, i merletti regalano ombre e suggestioni sui magnifici palazzi di Ischia Ponte, restituendo il fascino senza tempo della tradizione, che è certamente una delle cifre essenziali della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna”.
Il percorso di installazioni luminose (qui raccontato dalle foto di Carmela Martusciello e realizzato con la collaborazione tecnica di Sebastiano Cautiero e Francesco Rando) sarà apprezzabile dal 21 al 26 luglio.
Già autore di importanti collaborazioni con il Napoli Teatro Festival, con Daniele Ciprì, con il Teatro dell’opera di Roma e il Teatro dell’opera di Monaco, Scognamiglio – fondatore nel 2009 con la regista teatrale Adriana Follieri dell’associazione di promozione sociale Manovalanza – curerà anche il disegno luci della serata della Festa, quando la baia di Cartaromana ospiterà la sfilata delle cinque barche allegoriche, raccontate dalla voce narrante dell’attore Giancarlo Giannini, a cui faranno seguito il tradizionale spettacolo di fuochi piromusicali e l’incendio del Castello aragonese. “L’idea di raccontare anche attraverso la luce la tradizione e l’identità del nostro territorio ci ha da subito entusiasmato”, spiega il direttore della Festa, Pietro Di Meglio.
FOTO: Carmela Martusciello