La riforma sulle autonomie “non deve dividere il Paese e non deve lasciare il Sud nella condizione, anche economica, in cui si trova”, ha affermato il presidente della Camera durante un visita istituzionale nel carcere minorile di Nisida
Napoli, 22 luglio – “L’autonomia regionale non deve dividere il Paese, non deve lasciare il Sud nella condizione economica in cui si trova, ma deve essere un’autonomia che dà qualche potere in più alle Regioni. L’Italia è unita, una e indivisibile e bisogna lavorare e coordinarsi insieme. Qualsiasi sia l’intesa, passerà in Parlamento”. Lo ha affermato il presidente della Camera, Roberto Fico, durante una visita istituzionale nel carcere di Nisida.
Parlando con la stampa Fico si è soffermato anche sulla situazione del governo nazionale. “Se durerà o meno – ha detto – è una domanda a cui non devo rispondere io, ma ribadisco un punto importante: ogni tanto sento dichiarazioni del tipo ci sono troppi ‘no’ da parte del Movimento. È un discorso che non sta né in cielo né in terra. Un punto importantissimo è quello dell’acqua pubblica, è fondamentale e bisogna andare avanti. Riguarda tutti i cittadini italiani che hanno affermato la necessità dell’acqua pubblica ed è nel contratto di governo. Questo è il punto a cui si deve dire sì”.
Riguardo al caso dei presunti fondi russi alla Lega, Fico ha assicurato di aver inoltrato “una richiesta di informativa di una parte delle opposizioni al ministro Fraccaro”. “Finora – ha aggiunto – ho solo ricevuto una risposta ufficiale dal ministro che dice che non ha ancora ricevuto risposta dal Viminale. È giusto portare sempre le discussioni in Parlamento che è centrale ed è lì che si dibatte. Non venire è una mancanza di rispetto istituzionale, vedremo. Intanto il presidente del Consiglio Conte verrà a riferire”.
Per quanto riguarda le attività del carcere di Nisida, il presidente della Camera ha affermato: “Una volta arrivati qui i ragazzi fanno un percorso ma lo Stato deve arrivare molto prima. Ci vuole un investimento serio e forte nei Comuni, bisogna andare fin dentro le case, essere sul territorio, fare progetti di rigenerazione urbana”. Secondo Fico c’è la necessità di “scuole aperte a tempo pieno e campi sportivi. Ogni quartiere – ha proseguito – deve avere un indice di vivibilità che significa un cinema, una biblioteca, un parco pubblico, dei campi di calcetto e pallavolo, luoghi per stare insieme e raggiungere standard alti di vivibilità. Serve un’azione strutturata, forte, piena di passione e lungimiranza e non bisogna lavorare in modo sfilacciato ma tutti uniti per raggiungere l’obiettivo”.