Dopo un lungo tira e molla il Comune di Napoli e la Società Sportiva Calcio Napoli hanno firmato la convenzione d’uso dello Stadio San Paolo. Sarà valida per 5 anni, rinnovabili per altri 5
Napoli, 17 ottobre − Dopo una lunga querelle il Comune di Napoli e la SSC Napoli hanno finalmente firmato la convenzione d’uso dello Stadio San Paolo, alla presenza tra gli altri del sindaco Luigi de Magistris e del presidente Aurelio De Laurentiis. La svolta si è avuta negli ultimi giorni, quando la società ha versato nelle casse del Comune gli arretrati delle scorse stagioni per l’uso dell’impianto, più altri soldi relativi ai canoni pubblicitari.
La convenzione prevede per la SSC Napoli l’uso non esclusivo, se non per le partite di calcio, dell’impianto di Fuorigrotta per un canone annuo di 835mila euro più 90mila euro per la pubblicità. Il Napoli avrà la concessione di aree che vengono gestite in esclusiva e si dovrà occupare della manutenzione ordinaria e straordinaria, e la concessione delle aree spogliatoio e tribuna d’onore. Al Club spetteranno le spese per il controllo dei varchi di accesso allo Stadio e del servizio d’ordine all’interno dello stesso (Steward). A carico del Comune le spese per acqua, energia elettrica e riscaldamento, oltre alle spese per le periodiche operazioni di bonifica. La squadra potrà allenarsi due volte a settimana nell’impianto con l’avviso di due giorni prima o al massimo, in occasioni di eventi particolari, il giorno prima. Il Comune, dal canto suo, potrà organizzare concerti, ma durante la stagione dovrà farlo senza usare il terreno di gioco. Nessun problema invece per l’uso del terreno in estate, dopo il primo luglio e fino all’inizio della nuova stagione.
Da oggi in poi, con la firma della convenzione, ci potrebbero essere ulteriori lavori per l’abbellimento del San Paolo (cosa in parte già avvenuta grazie ai lavori per le Universiadi, ndr). All’interno dello stadio potrebbe essere infatti migliorata la struttura con Sky box e si potrebbe pensare alla realizzazione del Museo del Napoli all’interno dell’impianto, idea da sempre cara al presidente De Laurentiis. “Museo del club? Alberga nel mio pensiero dal 2004, quando sono arrivato. Abbiamo cercato spazi, ma deve stare in uno stadio o al centro d’allenamenti. Altrimenti diventa difficilmente gestibile per tifosi ed i tanti turisti che vogliono vedere il club dove ha giocato Maradona ed i nuovi che rincorrono i suoi numeri. C’è tanto Napoli da poter inserire, oltre ad altre cose che dei club o delle città non possono vantare perché Napoli è Napoli. Non è soltanto far vedere le maglie di 50 anni fa, ma raccontare Napoli ed il Napoli nei momenti storici”, ha dichiarato a tal proposito De Laurentiis all’uscita da Palazzo San Giacomo.
Grande soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata espressa dai vertici del Comune e del Napoli che hanno sottolineato l’importante e proficuo lavoro svolto soprattutto negli ultimi anni per giungere alla sigla della convenzione di oggi.