Secondo il sindaco nei prossimi giorni si capirà se il Governo “vuole fare qualcosa o meno” per evitare che Whirlpool abbandoni la Campania. E sui lavori in Tangenziale: “Assurdo che queste persone prendano più di 100 milioni dai napoletani e si comportino in questo modo”
“Whirlpool? La città ha avuto il merito di mantenere altissima l’attenzione”. A dirlo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, nel corso di un’intervista al programma Barba e capelli di Radio Crc. “Abbiamo due iniziative importanti – ha proseguito de Magistris –, una oggi al Castel dell’Ovo, mettendo in luce elemento di proposta, e lo sciopero del 31 ottobre. Ho chiesto un incontro al presidente del Consiglio, per dedicare anche solo 30 minuti a questa vertenza. Città e Governo potrebbero sconfiggere un comportamento così arbitrario della società che, ricordiamolo, non sta fallendo ma si sposta semplicemente all’estero. Qui – ha concluso de Magistris – abbiamo un’occasione per capire se il Governo vuole davvero fare o meno”.
Tra gli altri temi trattati nel corso dell’intervista l’arresto di persone legate a clan di camorra che avrebbero estorto ingenti somme di denaro a imprenditori impegnati con le loro aziende in importanti cantieri cittadini, come quelli di via Marina. “Abbiamo pagato un prezzo molto alto e ci siamo ribellati. Siamo intervenuti pesantemente, abbiamo cambiato la ditta ed è normale che i tempi si son prolungati – ha affermato de Magistris –. Viviamo in un Paese che convive con la camorra e non tutti hanno il coraggio di denunciare. La criminalità organizzata comprende che c’è una parte di città molto florida, è normale che vada a bussare in questi ambiti. Noi come Amministrazione cerchiamo di fare il nostro lavoro, fin dove possiamo”.
Altro tema caldo in questi giorni è quello riguardante i lavori al viadotto di Capodichino della Tangenziale di Napoli (vai all’articolo). “Tangenziale, all’improvviso, senza alcun preavvertimento ha chiuso alcune corsie, producendo un disastro per la viabilità della nostra città. L’incontro di ieri è stato proficuo per quanto riguarda l’abolizione del pedaggio, ma non c’è nulla che possa alleviare particolarmente la situazione. Il disagio è stato causato unicamente da Tangenziale. Il comportamento iniziale è strato inaccettabile. Se era un’attività programmata, il Comune e il Prefetto dovevano esserne a conoscenza, se invece era qualcosa di urgente dovevamo comunque essere avvertiti”.
Il comportamento dei vertici di Tangenziale di Napoli Spa, secondo il sindaco, “è di chi si sente padrone della città, facendo quello che vuole”. “Tangenziale – prosegue il primo cittadino – incassa 100 milioni di euro all’anno con i soldi dei napoletani. Ora vogliamo sapere dove si trovano i 20mila euro che sarebbero dovuti andare per la messa in sicurezza del ponte. Il problema di Pomicino, quando ci ha chiamato, non era di avvertirci della chiusura di Tangenziale, ma la pretesa di aprire il lungomare pedonale. Speriamo che tutto rientri nella norma. È assurdo – conclude il sindaco – che queste persone prendano più di 100 milioni dai napoletani e si comportino in questo modo”.