A sorpresa su Twitter le congratulazioni della sindaca di Roma Virginia Raggi: “Napoli non è Gomorra. Roma è al vostro fianco. Le istituzioni unite vincono sempre, contro la criminalità a testa alta”
“Scampia batte Gomorra tre a zero”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris commenta l’inizio dei lavori di demolizione della vela Verde a Scampia, nell’ambito di un’opera di riqualificazione del territorio attesa da anni. “Per anni questa zona è stata equiparata a Gomorra e invece non è così – ha aggiunto il sindaco –, c’è stata lotta e dignità dei cittadini di Scampia e questa è una bella pagina di collaborazione tra Governo e Amministrazione comunale”. “Quello di oggi non è un traguardo, c’è ancora da lottare insieme e dedico questa vittoria a voi che non avete mai mollato”, ha proseguito de Magistris rivolgendosi ai residenti.
A sorpresa su Twitter sono arrivate anche le congratulazioni della sindaca di Roma Virginia Raggi: “Bravo Luigi De Magistris. Oggi iniziata demolizione Vele di Scampia. Napoli non è Gomorra. Roma è al vostro fianco. Le istituzioni unite vincono sempre, contro la criminalità a testa alta”.
Ma nel mondo della politica c’è anche chi prova a rivendicare questo storico traguardo di riqualificazione del territorio. Uno di questi è l’ex premier Matteo Renzi (Italia Viva), che su twitter ha scritto: “L’abbattimento delle Vele di Scampia è un bellissimo messaggio per Napoli e per tutta Italia. Nessuno ricorderà come è stato finanziato questo intervento (Piano Periferie 2016), ma poco importa. Passano giorni, mesi, anni, poi la verità si fa largo. Viva Napoli, viva Scampia”.
E chi non rinuncia alle critiche come Mara Carfagna, vicepresidente della Camera dei deputati e consigliera di Forza Italia a Napoli. “La demolizione della vela Verde di Scampia è una vittoria per Napoli ma non è una vittoria del sindaco de Magistris che ne promette l’abbattimento da tempo immemore. Ci siamo persi nei meandri dei suoi annunci: nei primi mesi del 2017 ha detto che l’abbattimento della prima vela sarebbe arrivato all’inizio dell’estate di quell’anno. L’appuntamento poi è stato spostato ai primi mesi del 2018. Siamo nel febbraio del 2020 e alle 11:17 è partita l’opera di demolizione. Il sindaco oggi non si fregi di questo traguardo perché il ritardo accumulato nel portare a termine l’operazione dimostra ancora una volta che nella sua scala di priorità viene prima l’affermazione del suo ego, il raggiungimento delle sue ambizioni personali e poi il bene di Napoli”.
I ritardi a cui fa riferimento Carfagna sono però spiegabili ripercorrendo quella che è la storia recente delle vele. Costruite negli anni ’70 (due i lotti, sette gli edifici) per ospitare alloggi di edilizia popolare da un’idea dell’architetto Francesco Di Salvo, nei primi anni ’80 vennero sfruttate per ospitare molte persone rimaste senza casa a causa del terremoto dell’Irpinia. Con il tempo le vele sono ben presto diventate simbolo di degrado e nella zona a farla da padrona è stata la camorra, inoltre sono state il set ideale per le riprese di fiction e serie TV come Gomorra.
Ancora prima delle fiction visto l’enorme degrado c’era già la volontà di abbattere le vele e tra la fine degli anni ’90 e gli inizi degli anni ‘2000 furono demolite la F, la G e la H (l’ultima in ordine di tempo nel 2003). Nel 2016 una delibera del Comune di Napoli ha previsto l’abbattimento di tre vele e la riqualificazione della quarta, la vela Azzurra che diventerà sede della Città Metropolitana. Nel marzo 2017 sono stati stanziati i fondi dal governo di allora necessari per l’intervento. Nel frattempo si sono costruiti alloggi di edilizia pubblica residenziale per 800 nuclei familiari: l’ultimo ha riguardato gli abitanti della vela Verde per un totale di 124 alloggi realizzati a via Gobetti. A rallentare inoltre l’abbattimento anche i tempi per la bonifica dell’amianto presente nelle vele. A differenza delle demolizioni precedenti che sono avvenute tramite cariche esplosive, questa volta la demolizione avverrà con una maxi gru Pmi tipo 980 super long demolition. I tempi sono stimati in 40 giorni per l’abbattimento della vela Verde e circa 16 giorni serviranno a smaltire il materiale di risulta.