Il governatore: “Siamo arrivati dove era prevedibile arrivasse l’Italia e la Campania”
“Siamo arrivati alla terza ondata di contagio. In Campania registriamo ormai 2500 positivi al giorno, significa che dovremmo fare il tracciamento contatti per circa 25mila persone: cosa praticamente impossibile. Siamo arrivati dove era prevedibile arrivasse l’Italia e la Campania. Le varianti sono di estrema pericolosità, hanno una capacità di contagio estremamente aggressiva e, in particolare quella inglese, tocca la popolazione più giovane, più ancora che la popolazione anziana. La Campania è fra le regioni più esposte, perchè quella con la più alta densità abitativa. In queste settimane abbiamo riscontrato comportamenti scorretti e un clima di rilassamento generalizzato. Come era ampiamente prevedibile siamo in zona rossa. Avremo settimane difficili”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta del venerdì su Facebook.
“Questo livello di contagio non si può più reggere, perchè – ha detto De Luca – la ricaduta sulla rete ospedaliera diventa grande ed insostenibile. Abbiamo una sitazione di appesantimento nei nostri ospedali, in particolare al Cardarelli. È evidente che bisogna prendere misure eccezionali. Anche oggi abbiamo 2500 positivi nella nostra regione. La situazione è pesante”.
Parlando di vaccini De Luca è tornato a ventilare, così come fa ormai da qualche settimana, la possibilità che la Regione se li procuri da sola. Con la novità però che i vaccini potrebbero essere prodotti direttamente da aziende campane. “Stiamo cercando forniture aggiuntive di qualche milione di dose di vaccini sul piano internazionale. Ci stiamo muovendo anche per la produzione dei vaccini in Campania. Ci sono aziende sul territorio che producono farmaci, che possono attrezzarsi in tal senso, con il nostro aiuto. È un’operazione che richiederà non meno di quattro mesi, ma stiamo lavorando in questa direzione. Stiamo prevedendo di investire alcune decine di milioni di euro per la riconversione di aziende capaci di produrre vaccini”, ha spiegato il governatore.
De Luca si è poi detto perplesso sullo spostamento delle elezioni comunali in autunno causa Covid19: “Il Governo sta pensando di far votare il 4 ottobre, in quello che dovrebbeessere un periodo dedicato solo alla scuola. È una cosa di una gravità unica. L’unica finestra più tranquilla è tra fine giugno e inizio luglio, quando si dovrebbe andare a votare. Ma siamo l’Italia”. “Ancora una volta saranno calpestati gli interessi della scuola. Quando chiudiamo per motivi sanitari e per proteggere la vita di alunni e famiglie, non manca mai chi va a fare ricorso al Tar. Mi aspetterei ora una rivolta del mondo della scuola. È una vergogna”, ha concluso De Luca.