Scuola, AnDDL: “il DL Sostegni-Bis è un grave insulto del governo di unità nazionale nei confronti dei Docenti Precari che attendono da anni la stabilizzazione”

L’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori si dichiara fortemente critica nei confronti della bozza predisposta dal governo per l’assunzione dei precari della Scuola ed è pronta alla mobilitazione

 

La bozza del DL Sostegni Bis, presentata nel Cdm nella giornata del 20 maggio, segna un pericoloso spartiacque nella già instabile condizione lavorativa dei docenti precari. Se fino al 20 maggio serpeggiava il sentore di un immotivato immobilismo nel processo di stabilizzazione straordinaria sbandierato a più riprese dalle forze politiche e auspicato dalle varie sigle sindacali, in quella data si è palesata con violenza l’esistenza di una precisa strategia da parte del “Governo dei Migliori”, volta a colpire circa 200mila lavoratori.

L’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei lavoratori, da sempre critica e vigile, invita la categoria a prendere atto della gravità di quanto sta accadendo e ad agire con determinazione e in maniera unitaria in difesa del proprio lavoro.

L’articolo 59 del Decreto Sostegni bis intitolato “Misure straordinarie per la tempestiva nomina dei docenti di posto comune e di sostegno e semplificazione delle procedure concorsuali del personale docente” di straordinario ha solo la volontà di assumere pochissimi docenti (di cui molti aventi già titolo) e, al tempo stesso, escludere dalla procedura di assunzione prima, ed espellerli dal mondo della scuola poi, moltissimi altri.

Il comma 4 stabilisce che in via straordinaria, esclusivamente per l’anno scolastico 2021/2022, i posti comuni e di sostegno vacanti e disponibili che residuano dopo le immissioni dei docenti inseriti nelle GaE e nelle GM, verranno assegnati ai docenti inseriti nella I fascia delle GPS ed in possesso di almeno tre annualità di servizio. Si deduce che il Ministero voglia, nei fatti, assumere un numero più che esiguo di insegnanti dal momento che le GaE e le GM risultano esaurite quasi dappertutto e per moltissime classi di concorso.

In secondo luogo, i requisiti di accesso alla procedura di stabilizzazione per gli iscritti nella I fascia GPS sembrano ordire un fuoco incrociato atto a colpire i lavoratori: restano esclusi gli specializzati sprovvisti di tre annualità di servizio, i precari con servizio ma privi di abilitazione, i docenti con servizio misto. Infine, la procedura di assunzione prevede un contratto a tempo determinato, lo svolgimento in itinere di un percorso di formazione annuale e, dulcis in fundo, una prova disciplinare valutata da una commissione esterna. Il provvedimento di assunzione diventa, così, un gioco delle tre carte col quale si giunge ad un nulla di fatto.

Nella “Bozza delle meraviglie” non si trova alcun accenno ai lavoratori di II fascia GPS: i grandi esclusi che occupano tutti gli anni cattedre vacanti e che permettono il regolare funzionamento della scuola italiana. Per questi lavoratori-fantasma nessun tipo di tutela ed iniziativa, rei di non possedere l’abilitazione a causa della scelta politica di abolire i percorsi abilitanti (ultimo PAS nel lontano 2014). Il concorso straordinario abilitante (bandito nel 2020 e mai espletato) avrebbe, di fatto, permesso a molti lavoratori di II fascia di abilitarsi e di maturare i requisiti per rientrare nel contingente delle assunzioni straordinarie.

“Sulla scorta di queste considerazioni – è il commento del professor Pasquale Vespa presidente AnDDL -, sembra quando mai ambigua la volontà del Governo di dare precedenza ad un concorso ordinario (comma 10), rivisto (stravolto!) nelle modalità, semplificato e velocizzato che estromette i precari storici a favore delle nuove generazioni (precarie). Ancora più singolare l’ipotesi di bandire il concorso sprint solo per alcune classi di concorso: i docenti non STEM sono forse figli di un dio minore? Ma in realtà anche questo concorso, senza la necessaria stabilizzazione di chi già lavora da anni, è un pericoloso strumento volto a sfilare il posto di lavoro a chi aspetta da anni di essere abilitato e stabilizzato. Perchè non assumere tutti i precari storici che stanno lavorando da anni dalla II fascia dell GPS? Se questo personale non è abilitato la colpa è del ministero e dei governi che si sono succeduti, non dei precari. Questa bozza si configura come un vero è proprio scippo del posto di lavoro ai precari storici.”

Pende sull’Italia – ma forse il Ministro lo ignora – la procedura di infrazione dell’ Unione europea per la reiterazione dei contratti a tempo determinato, in spregio alla Direttiva Europea n. 70 del 1999 sulle condizioni di lavoro a tempo determinato.

AnDDL si batte ormai da sei anni affinché l’Italia, europeista quando conviene, riconosca il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori della scuola che abbiano maturato almeno tre annualità di servizio. Il progetto G36 (graduatoria permanente a scorrimento per titoli e servizio) e di un doppio canale di assunzione (sulla scorta della Legge 417 del 1989) risulta quanto di più inclusivo e praticabile sia stato mai ipotizzato.

Per tutti questi motivi e preso atto della gravità della situazione che colpisce senza pietà migliaia di lavoratori e lavoratrici della scuola, AnDDL, unitamente ad altri comitati ed associazioni di categoria, organizzerà una serie di iniziative di protesta. In programma manifestazioni regionali e un evento nazionale unitario previsto per il 15 giugno con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica.

É tempo di mobilitare la categoria, di chiedere a gran voce al Ministro Bianchi di rispondere alle istanze dei lavoratori precari, di illustrare la ratio del provvedimento. Sia questa l’occasione di dare un volto ed una voce alle decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici che da anni popolano, animano e sostengono la scuola italiana – conclude la nota dell’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori.

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