Eav, l’azienda regionale dei trasporti in Campania presenta il programma di opere

Il governatore De Luca: “A piazza Garibaldi nodo di interscambio per decongestionare il traffico”

A Piazza Garibaldi ci sarà uno snodo di interscambio tutto interrato tra l’Eav, la metro di Napoli e le linee su gomma. Vorremmo realizzare prima dell’ingresso in città un nodo di scambio interrato per decongestionare il traffico, interventi che si vedono solo nelle grandi città d’Europa come Monaco di Baviera, Berlino, Barcellona. Questo dà anche un segno di rinnovamento urbanistico e di un trasporto pubblico efficiente e sicuro, visto che tutti i mezzi nuovi sono dotati di telecamere di video-sorveglianza a distanza per evitare fenomeni sgradevoli di microdelinquenza e potersi muovere in piena libertà così da attirare anche turisti“. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a margine della presentazione del programma di opere dell’Eav (Ente Autonomo Volturno), l’azienda di trasporto pubblico regionale.

“Abbiamo voluto dare oggi un quadro insieme sugli investimenti della Regione per quanto riguarda il trasporto pubblico. Stiamo cercando di affrontare di petto le grandi criticità dei servizi di civiltà della nostra Regione. Si sta facendo un lavoro enorme con le nostre aziende e le nostre strutture, nonostante le difficoltà. Noi arriveremo complessivamente a 15 miliardi di investimenti, calcolando gli 8 per Eav e gli altri delle Ferrovie dello Stato. Quello mobilità-trasporti è diventato il principale comparto per investimenti nella nostra Regione. Successivamente illustreremo anche investimenti nel sistema portuale e in quello aerospaziale”, ha affermato De Luca in merito al piano di ammodernamento del trasporto pubblico locale.

Questo programma – ha aggiunto – prevede l’acquisto di 105 treni e oltre 1000 autobus nuovi. Stiamo lavorando poi per installare sulle reti fibra ottica di proprietà della Regione. Questa sì che è una rivoluzione. Non so, poi, in quante realtà d’Italia del trasporto pubblico si sia proceduto a migliaia di assunzioni in questo comparto”.

Noi come Eav arriveremo a circa 8 miliardi di investimenti nei prossimi 5/6 anni. 40 sono attualmente i cantieri aperti per un totale di 4 miliardi e altri 30 li apriremo nei prossimi due anni per altri 4 miliardi. Per quanto riguarda le linee vesuviane abbiamo 14 cantieri aperti. Tra questi quello della stazione di Porta Nolana, che è ormai in stato avanzato”, ha affermato il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio. “Sulle linee flegree – ha proseguito – abbiamo 15 cantieri aperti in questo momento, con lavori da terminare entro il 2026. Vanno avanti anche i lavori per la linea 7 e siamo fiduciosi che entro fine anno riusciremo anche ad aprire il primo tratto. Poi ci sono le nuove linee, come la 10, con una grande sinergia tra Regione e Comune di Napoli”.

De Luca ha anche scherzato, come il suo solito, con alcuni cronisti che gli hanno chiesto se sarà lui a inaugurare le opere realizzate, grazie a un possibile terzo mandato (per cui serve una modifica alla legge regionale, ndr). “Voglio stare qui nei prossimi 50 anni e conto di avere una vita lunga e in salute”, ha affermato il governatore. “Siamo l’unica Regione d’Italia – ha aggiunto – in cui abbiamo un gruppo con tre persone che non vogliono il terzo mandato. Io lo voglio? Certo e in buona salute”.

La risposta alle parole del governatore non è tardata arrivare da parte dei diretti interessati. I consiglieri regionali della Lega Giampiero Zinzi, Severino Nappi e Attilio Pierro hanno augurato a De Luca “di essere sempre in buona salute, ma ai campani di avere presto una guida seria e autorevole. Il terzo mandato è per noi un tema nazionale, sull’argomento ci confronteremo con il nostro segretario federale Matteo Salvini”. “De Luca – hanno concluso i tre consiglieri leghisti – farebbe bene a pensare alle priorità della nostra terra. Dal disastro Sanità all’emergenza occupazione fino al caos Trasporti: tutti settori nei quali in questi sette anni ha prodotto solo slogan e nessun risultato concreto. Diceva ‘mai più ultimi’, purtroppo lo siamo diventati”.

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