Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, presente al dibattito organizzato dal quotidiano Il Mattino per festeggiare i 130 anni dalla nascita del giornale
“Autonomia? Bisogna rilanciare la battaglia. Mi pare di aver notato timidezza da parte dei presidenti delle Regioni del Nord. Ho sollecitato Fedriga ad aprire un discorso sull’autonomia, ma vedo qualche timidezza che io sinceramente non ho”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo a un dibattito organizzato dal quotidiano Il Mattino al Teatrino di Corte del Palazzo Reale di Napoli per festeggiare 130 anni dalla nascita del quotidiano, incontro al quale ha partecipato anche il leader della Lega Matteo Salvini, così come il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis.
De Luca ha ricordato di aver avuto con i colleghi della Lega su alcuni punti “posizioni differenti”, anche perché “tra Nord e Sud permane una grandissima disparità. Nel riparto delle risorse – ha sottolineato – registriamo ancora una disparità intollerabile. Dobbiamo partire da un presupposto semplice, le stesse risorse per ogni cittadino italiano, e criteri rigorosi di valutazione sulla capacità di spesa di tutte le parti d’Italia”. L’esempio fatto dal governatore è quello della sanità, settore nel quale “la Campania subisce una rapina ogni anno di 220 milioni di euro nell’ambito del fondo sanitario nazionale”. “Una cosa che – ha proseguito – a Roma credo sappiano tutti quanti, ma vi è un livello di opportunismo tale nel mondo politico italiano, destra centro e sinistra, che tutti trovano più comodo girare la testa dall’altra parte. La Campania riceve meno di ogni regione in relazione alla popolazione nell’ambito del riparto del fondo sanitario nazionale. Stiamo combattendo con il Ministero della Salute perché si decida ad attuare criteri rigorosi. Anche qui scontiamo disastri fatti da noi nel Sud”.
Quanto alla Lega, De Luca ha affermato di aver “apprezzato la svolta nazionale” perché ha spiegato “è interesse dell’Italia avere respiro nazionale da parte di tutte le forze politiche, poi ci si può dividere nel merito ma questo è stato un tentativo anche di respiro fatto dalla Lega, che credo abbia pagato un prezzo, anche se aveva un senso che io apprezzo”. Il governatore ha ricordato in maniera ironica che “la Lega in Campania ha eletto due o tre consiglieri, non so quanti; possono bastare, non oltre perché poi fa male. A Napoli hanno avuto il 4% Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia e a me pare una cosa molto accettabile”.
Infine De Luca si è soffermato sul tema della guerra in Ucraina, affermando ancora una volta come fatto nelle scorse settimane, che “nella guerra Putin è colpevole ma noi non siamo innocenti. Nessuno dice infatti che l’Ucraina ha violato l’accordo di Minsk, che ha fatto una pulizia etnica contro i russi lì residenti, che è stato arrestato il capo dell’opposizione”. “Nella comunicazione – ha aggiunto – tutti i russi sono cattivi e gli ucraini sono sempre democratici. Non è vero. Si parla delle barche di Putin, ma non della villa comprata dal presidente ucraino Zelenesky in Toscana attraverso una società cipriota”. De Luca è anche tornato ad attaccare il segretario della Nato. “Ho la sensazione che stiamo nelle mani di una banda di incompetenti e di dilettanti allo sbaraglio. Abbiamo un segretario della Nato, Stoltenberg, il cui solo nome è un presagio. Questo parla a capocchia. L’obiettivo che dovremmo avere è creare condizioni di stabilità per avere un secolo di pace in Europa, ma – ha concluso De Luca – si può pensare che sia una condizione di stabilità avere su tutta la frontiera occidentale della Russia tutti Paesi collocati nella Nato, cioè possibilmente legittimati a stabilire basi missilistiche? Questo lo si considera un elemento di stabilità per il futuro dei nostri figli?”.
Salvini si è detto d’accordo con De Luca sia sul tema dell’autonomia delle Regioni italiane sia sul conflitto in Ucraina. Sull’autonomia, ha affermato Salvini, “spero che De Luca convinca i ministri del suo Pd, perché solo l’autonomia e quindi maggiori poteri ai Comuni e alle Regioni, avvicinerà l’Italia”. “Oggi – ha proseguito il leader della Lega – la sanità calabrese è ben lontana da quella lombarda, a scuola il tasso di occupazione in Campania è ben lontano dal Veneto o dal Piemonte. Dare più poteri ai sindaci bravi, ai governatori bravi, far gestire a livello locale quello che lo Stato non è in grado di gestire bene a livello nazionale, libera risorse, riconosce meriti e unisce il Paese. La proposta di autonomia per la ministra Gelmini richiesta dalla Lega con Zaia e Fontana è pronta, spero che nessuno si metta di traverso”.
Per quanto riguarda il tema della guerra, Salvini ha detto che “la Lega sta lavorando per unire il Paese e fermare la guerra, in quanto la pace non ha un colore politico sono assolutamente d’accordo con quanto detto dal governatore De Luca. Aiutare l’Ucraina aggredita è stato assolutamente giusto. Siamo al terzo mese di guerra, adesso l’arma più forte per fermarla è la diplomazia e non bombe, missili e carri armati”.
A chiedere più poteri ai Comuni e quindi più autonomia anche il sindaco Manfredi, che ha affermato: “La sfida del governo delle grandi città e aree metropolitane, tra le più grandi d’Europa, è la sfida più complessa per un tema semplice. Il sindaco di una città come Napoli deve passare da un lato da quella che è la quotidianità dei bisogni dei cittadini al fatto che è una città che rappresenta una parte importante del paese e ha una proiezione internazionale. Questo con i poteri che hanno in sindaci è molto difficile da fare”.