Sanità Campania, De Luca: “Ogni anno derubati di 220 milioni”

Il governatore promette battaglia sul riparto del fondo sanitario nazionale: “Abbiamo avviato un contenzioso anche di fronte al tribunale amministrativo contro il ministero della Salute, che continua ad essere omissivo rispetto alla definizione dei criteri sulla base dei quali fare il riparto del fondo”

“Abbiamo avviato un contenzioso anche di fronte al tribunale amministrativo contro il ministero della Salute, che continua ad essere omissivo rispetto alla definizione dei criteri sulla base dei quali fare il riparto del fondo. La Campania è la regione che viene derubata ogni anno di 220 milioni di euro rispetto alla media nazionale dei trasferimenti sanitari. La quasi totalità delle criticità che si determinano, dalle liste di attesa ai pronto soccorso, in larga misura, rinviano a un’unico problema: la carenza di personale sanitario che noi scontiamo. E di fronte a questa situazione vergognosa, tutti quanti girano la testa dall’altra parte. In questa battaglia andremo fino in fondo, non arretreremo neanche di un metro”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta del venerdì sui social.

“Si è aperto in queste settimane nuovamente il discorso sulle autonomie regionali. La Regione Campania è tra quelle che hanno chiesto l’autonomia differenziata, anche se nel dibattito pubblico si parla solo di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. La discussione, però, si è aperta nel modo peggiore possibile – ha affermato ancora De Luca –. Altro che autonomia, solidarietà nazionale. La bozza di proposta che è circolata in questi giorni è una vera provocazione. Prevede la compartecipazione delle regioni richiedenti al gettito iva che si determina nella regione di appartenenza. Cioè la regione che ha più ricchezza ed una base imponibile più ampia, si arricchirà ancora di più a danno delle regioni meridionali. Cose da ‘Sant’Uffizio’. E quello che mi sconcerta è che non c’è senso di vergogna anche solo a proporre e ipotizzare queste cose in violazione della Costituzione, che prevede come obbligo interventi di solidarietà per le aree meno sviluppate del paese – ha sottolineato –. Avremo modo di discuterne nei prossimi giorni. Ho avanzato una proposta di base: diamo mandato all’ufficio parlamentare di bilancio della Camera dei deputati e allo Svimez di fare un’operazione verità e spiegare agli italiani quali sono le risorse reali che arrivano al Sud. Nei prossimi giorni avremo una discussione molto accesa per quanto riguarda il rapporto Nord-Sud nelle ipotesi avanzate dal governo nazionale”.

De Luca ha anche parlato del mondo del lavoro, tornando a ribadire la necessità di modifiche per il reddito di cittadinanza. “Per quanto riguarda il mondo del lavoro registriamo qualche fenomeno particolare. Abbiamo una carenza incredibile di personale stagionale per quanto riguarda l’agricoltura, l’industria di trasformazione agroalimentare, l’industria balneare, la ristorazione, gli alberghi. Qui c’è da fare una riflessione che riguarda il reddito di cittadinanza. Non credo che questo problema di carenza di personale dipenda solo dal reddito di cittadinanza, ma non c’è dubbio che questa misura un effetto lo ha provocato. Rilancio la nostra proposta di dare 500 euro al mese in più o anche in più, pagati dalle imprese, ai percettori di reddito di cittadinanza che vogliono fare il lavoro stagionale. La Regione Campania – ha proseguito De Luca – sarebbe disponibile ad aggiungere anche risorse per garantire il trasporto gratuito dai luoghi di residenza ai luoghi di lavoro. Io credo che dovremo procedere ad una modifica legislativa nazionale che vada in questa direzione e che stabilisca che se dopo due proposte di lavoro stagionale in queste condizioni c’è un rifiuto, si perde anche il reddito di cittadinanza. Credo sia arrivato il momento di essere rigorosi. Aiuto sì, sostegno alle povertà sì, aiuto alla povera gente assolutamente sì, parassitismo no. Abbiamo fatto già lo scorso anno questa proposta, ma il governo non l’ha recepita. Mi auguro che traducano questa proposta in legge a livello nazionale”.

Altro tema nazionale, oltre a quello del reddito di cittadinanza, riguarda i rincari di queste settimane. “Si registra una tendenza che, come nelle scorse settimane, risulta piuttosto preoccupante. L’aumento delle bollette continua, arriva a livelli francamente insostenibili. La benzina, ormai, sfonda continuamente i 2 euro al litro. Si arriva a un aumento dei mutui allarmante. Iniziamo a registrare un aumento del prezzo dei generi alimentari piuttosto significativo. L’aumento del gasolio aveva già causato, prima dello scoppio della guerra in Ucraina, problemi seri sulle catene di fornimenti alimentari e industriali, ma anche per la pesca. In tutto questo l’inflazione ha raggiunto il 7%. Da un lato, aumento dei prezzi, dall’altro, inflazione che erode e consuma stipendi, salari e pensioni”, ha affermato il governatore.

Rincari sui quali rischia di pesare anche la guerra in Ucraina. “Se questo conflitto, determinato dall’invasione russa, si prolunga per altri mesi, noi arriveremo a una stagione autunnale molto pesante per il mondo del lavoro e per le nostre economie. Credo che neanche in Occidente abbiano valutato fino in fondo le conseguenze del protrarsi di questa guerra. Ho la sensazione che, su questo piano, l’Occidente si sia chiuso in un vicolo cieco, dal quale non riesce più a uscire. Non riesco a trovare nessuno in grado di dire quale sia l’obiettivo da perseguire. Abbiamo fatto bene a mettere l’Ucraina nelle condizioni di difendersi, anche se il fiume di armi era arrivato lì già da quattro-cinque anni, non solo in questi mesi. Abbiamo fatto male a non lavorare, negli anni precedenti, per chiedere all’Ucraina di rispettare l’Accordo di Minsk sulle minoranze etniche. Se l’obiettivo è avere un altro Afghanistan o Vietnam in Europa – sottolinea De Luca –, dobbiamo sapere che, a inizio autunno, cominceremo ad avere problemi pesanti dal punto di vista dell’economia e della tenuta del mondo del lavoro. Dobbiamo spingere le parti a un accordo che non potrà non prevedere cessioni territoriali dall’Ucraina alla Russia. Queste cessioni già ci sono state in Europa: il Kosovo è stato separato dalla Serbia; Israele ha occupato la parte meridionale della Siria e nessuno si illude che restituirà quella parte. Immagino che si possa ragionare con altrettanto realismo sulla situazione ucraina, mi auguro il prima possibile”.

Il governatore ha parlato anche del tema dei rifiuti in Campania. “Il piano che abbiamo approvato cinque anni fa va avanti, non prevediamo altri termovalorizzatori. Prevediamo solo impianti di compostaggio per il trattamento dell’umido e se sarà necessario, ma ritengo di sì, una quarta linea di riserva nell’impianto di termovalorizzazione di Acerra, che ci consenta di chiudere ogni due-tre anni una linea per fare la manutenzione”.

Infine per quanto riguarda la situazione legata al Covid, il governatore ha affermato: “La situazione è molto migliorata: ormai abbiamo pochissimi ricoveri in terapia intensiva, siamo in discesa anche nei reparti ordinari. Ma, come avete avuto modo di apprendere dai notiziari televisivi, va diffondendosi in Europa una variante Omicron 5 partita dal Portogallo e arrivata in Germania. Quest’anno avremo milioni di turisti in Italia provenienti dalla Germania e da altri Paesi d’Europa, ci sarà un rimescolamento sociale. La prudenza non è mai eccessiva e, al di là delle carte bollate e dei decreti nazionali e regionali, deve essere un comportamento ordinario normale. Cerchiamo di indossare le mascherine almeno nei luoghi al chiuso e in cui si creano assembramenti”.

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