Il governatore ha ricordato come il ministro avesse accettato alcune proposte della Campania per l’autonomia differenziata, che tuttavia poi non sono state incluse nella bozza di riforma
“Io capisco Calderoli, si doveva votare in Lombardia e bisognava alzare di nuovo una bandierina e l’hanno alzata. Mi auguro che adesso la smettano e torniamo a fare le persone serie. Ma ho la sensazione che continueranno ad andare avanti e quindi dovremo combattere”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, parlando del tema dell’autonomia differenziata a margine di una conferenza stampa con il presidente dell’Inps a Napoli.
“Nella riunione che abbiamo avuto a Napoli a dicembre, Calderoli aveva accettato alcune proposte della Campania – ha ricordato De Luca –. La prima era quella di definire prima di partire i Lep, la seconda era di affidare l’individuazione e la definizione dei Lep non al Governo, ma a una commissione terza, avevamo proposto l’ufficio parlamentare di bilancio della Camera. Terzo, avevamo proposto il blocco del residuo fiscale al Nord, quindi l’idea delle Regioni del Nord di trattenersi le risorse fiscali maturate al Nord. Su questo Calderoli aveva dato una disponibilità, dopodiché nella bozza queste nostre richieste non ci sono, e dunque noi l’abbiamo rifiutata e la combatteremo”.
De Luca ha anche parlato della Conferenza delle Regioni sull’autonomia differenziata, giudicando triste il comportamento delle altre Regioni meridionali. “Abbiamo avuto – ha affermato – una situazione un pò triste, perché anche altre Regioni meridionali, anziché bocciare la bozza Calderoli, hanno espresso un parere positivo sperando nel futuro. Sanno benissimo i miei amici della Calabria, della Basilicata, del Molise e della Sicilia, che se passa quella bozza Calderoli il Sud è perduto. Dovremo combattere anche qui con le unghie e con i denti perché questa ipotesi sciagurata non vada avanti”.