Il presidente della Regione Campania è tornato sulla questione dei ritardi nella ripartizione dei fondo Sviluppo e Coesione, destinato per l’80% alla Regioni del Sud
“Il ministero della Coesione non si è ancora deciso a firmare il contratto di coesione con la Regione Campania, accampando una serie di pretesti totalmente demenziali che configurano un abuso di potere per il quale saremo ovviamente costretti a tutelarci in sede amministrativa, penale e civile. Risponderemo all’ultima lettera mandataci dal ministro Fitto. Una lettera assolutamente provocatoria, sconclusionata e irricevibile”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, durante la diretta sui social del venerdì. De Luca è così tornato sulla questione dei ritardi nella ripartizione del fondo Sviluppo e Coesione (vai all’articolo), le cui somme sono destinate per l’80% alle Regioni del Sud, prendendosela in particolare con il ministro per gli Affari Europei e il Sud Raffaele Fitto.
Il governatore nel ricordare che è stato varato in settimana un progetto per la riqualificazione del litorale della costa vesuviana, con un costo di 100 milioni di cui 70 finanziabili con il fondo Sviluppo e Coesione, ha aggiunto: “Stiamo aspettando che si firmi questo benedetto contratto di solidarietà tra la Regione Campania e il ministero. La notizia bella è che stiamo parlando di fondi di Sviluppo e di Coesione, cioè di fondi che per l’80% sono destinati per legge al Sud. Ma ad oggi non c’è nessuna Regione del Sud che abbia firmato questo contratto. Il governo nazionale è stato così bravo da firmare i contratti con la Liguria, l’Emilia Romagna, il Veneto, le Marche, l’Umbria, la Lombardia, il Piemonte e il Lazio. Insomma, con tutti meno che con le Regioni meridionali”.
“Questa è una vergogna. Abbiamo un governo nemico del Sud – è l’accusa di De Luca –. Dunque, tra un inno di gloria proveniente dal governo e dalle televisioni di Stato e un altro squillo di tromba, noi ci permettiamo sommessamente di far notare che, per quanto riguarda il Sud, dopo un anno e mezzo non c’è un euro. Tutti i contratti di Coesione firmati riguardano le Regioni del Nord, una vergogna nazionale”.