Autonomia differenziata, De Luca: “Legge pericolosa, solidarietà alla Cei”

Per il governatore della Campania l’autonomia differenziata è pericolosa su due piani: quello della sanità e quello della scuola

“Voglio innanzitutto esprimere la nostra solidarietà alla Conferenza Episcopale Italiana. Ho trovato francamente intollerabile la polemica aperta con i vescovi che si sono limitati a rilevare i pericoli connessi alla legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Per quanto ci riguarda andremo avanti nella battaglia. Come sapete, abbiamo l’abbiamo cominciata a febbraio, quando siamo stati a Roma con 500 sindaci, 5000 manifestanti e quando dormivano in piedi tutti quanti. Oggi comprendiamo che è una legge pericolosa almeno su due piani: quello della sanità e quello della scuola pubblica”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo oggi pomeriggio a Oliveto Citra (Salerno) all’inaugurazione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno.

“Autonomia differenziata – spiega De Luca – significa che una regione del Nord può fare contratti integrativi regionali per il personale sanitario, il che significa che la sanità del Sud è morta, lo stesso può avvenire anche per il personale scolastico. Il tempo del gioco delle tre carte è finito. La legge prevede che l’autonomia differenziata debba essere realizzata senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato. In queste condizioni, come si trovano le risorse per garantire livelli essenziali di prestazione”.

“Bisogna fare un’operazione verità e per quello che ci riguarda siamo pronti a lanciare la sfida dell’efficienza nei confronti di chiunque. Questa narrazione che è ricominciata, del Sud come l’area del parassitismo, dell’inefficienza, delle ruberie deve finire. Noi siamo pronti – conclude il governatore – a sfidare tutte le regioni del Nord sul piano dell’efficienza amministrativa, della gestione dei bilanci, della trasparenza e se ci è consentito pure della concretezza operativa”.

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