Grande successo di “Che gusto c’è”, il primo appuntamento televisivo dedicato alla “filiera corta” non dei prodotti, ma delle informazioni. Una “filiera” necessaria se si desidera formare un consumatore consapevole che sappia comprendere l’importanza di una sana e corretta alimentazione. Le Istituzioni, gli Enti, gli agronomi i tecnologi alimentari ed i veterinari sono intervenuti in un format televisivo innovativo, realizzato per la prima volta in due centri commerciali della provincia di Napoli: La Masseria di Cardito ed il Parco Commerciale I Pini di Casoria dove hanno incontrato i consumatori. Tre appuntamenti televisivi nati da una idea di Gaetano Graziano, condotti da Gigi Di Maria, direttore della testata giornalistica “Obiettivo – Campania, Sapori e Tradizioni” e prodotta dal gruppo Credendino.
Un successo televisivo con la partecipazione straordinaria dei consumatori che, disinvoltamente, alla presenza delle telecamere di Capri Event, hanno condiviso le varie attività programmate nel corso delle trasmissioni; molto apprezzati i laboratori di Sicurezza Alimentare proposti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che, attraverso alcuni test dimostrativi sugli alimenti, hanno coinvolto grandi e piccoli.
La partecipazione di funzionari dell’ Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania ha contribuito, inoltre, a far comprendere il ruolo fondamentale delle Fattorie Didattiche e di come le stesse avvicinino il cittadino al mondo rurale. In queste tre puntate i cittadini sono stati attori, partecipando alle “trasmissioni televisive del fare”. Incredibile è stato il successo delle Associazioni dei Tartufai riconosciute dalla Regione Campania che hanno fatto conoscere ed apprezzare il Tartufo ad un target non indottrinato, utilizzando test visivi ed olfattivi, realizzando una classifica di gradimento di tre tipi di tartufi (i risultati saranno divulgati presso i centri commerciali coinvolti).
Consumatori protagonisti (“critici gurmè”) hanno degustato i piatti della cucina tradizionale preparati dall’Unione Regionale Cuochi della Campania con la partecipazione Straordinaria dell’Istituto Alberghiero di Ottaviano “Luigi de’ Medici”.