Pillole di calcio. Udinese – Napoli

pallone-calcio-napoli-2012Il Napoli incassa l’ennesimo pareggio di questo periodo singolarmente sfortunato ieri sera a Udine. Gli azzurri, in casa degli uomini di Guidolin, non vanno oltre lo 0-0 lasciando due punti ancora alla Juve in vista dello scontro diretto di venerdì. Al fischio di inizio del 1° marzo il Napoli sarà a meno 6 dal primo posto. In caso di sconfitta sarebbe molto probabile dire addio al sogno scudetto, ma…

FORMAZIONE. Insigne al posto di Pandev, Mesto e Armero al posto di Maggio e Zuniga impegnati in Europa giovedì sera scorso. In difesa a sinistra c’è Britos e non Gamberini che pure aveva quasi completamente recuperato. Guidolin schiera i suoi uomini a specchio, con un atteggiamento però più coperto del Napoli come se avesse già intuito l’andamento della partita.

TATTICA-1. E chissà se non sia stata proprio una trovata di Guidolin quella di far fare la partita al Napoli: a conti fatti, il Napoli, le difficoltà maggiori le ha proprio quando deve metter giù un’idea di gioco diversa dal difesa-e-contropiede. E il Napoli, ieri, è stato chiamato a fare la partita: e non ha brillato.

TATTICA-2. La pecca degli azzurri dell’ultimo mese sono stati i primi tempi. La causa sia fisica che mentale, vale a dire approccio molle e deconcentrato e poca gamba; un atteggiamento che, tra l’altro, portava a sbilanciarsi nella ripresa per cercare o la vittoria o il pareggio. Ieri, in effetti, il Napoli è sceso in campo concentrato sin da subito, ma la supremazia, nettissima dal punto di vista territoriale a fine gara, cosa ha prodotto? Solo palle gol, comunque 4 al Friuli (che non sono poche).

SINGOLI. Ieri il Napoli ha giocato meglio del solito nel complesso, ma forse peggio nei suoi singoli: Hamsik, Inler non sono nel loro miglior periodo. Pandev non lo è da più di metà campionato e Insigne non può fare tutto da solo anche se è sempre tra i migliori in campo. E Cavani? Non si sa, perché , di sicuro, per quanto corre e aiuta in difesa, il problema non è fisico.

MAZZARRI. Non ha insegnato un gioco offensivo alla sua squadra (ed è qui da quattro anni). E, quindi, se vengono meno i singoli – vedi Hamsik e Cavani – il Napoli ha ben poche possibilità di giocare bene. Il Napoli fino ad ora è stato Cavani-dipendente e Hamsik-dipendente, ben presto tornerà a esserlo e tornerà a vincere.

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