
Di questo conflitto il Presidente della Commissione Ambiente Carmine Attanasio si dovrebbe ricordare qualcosa, infatti allora, da Consigliere verde, sosteneva che chi aveva la barca era “ricco e borghese”, mentre il proletario, che si diceva di voler salvaguardare, andava in spiaggia con l’ombrellone sotto al braccio e le frittatine di maccheroni al seguito.
Ci si dimentica che sulla Costa Azzurra ci sono sia le spiagge, sia i porti turistici, come a Cerbèr, a Marina Piccola di Capri, a Sant’Angelo ad Ischia. Personalmente nemmeno con la canoa butterei il ” Ferro ” in un posto brutto. Vorrei che si facesse chiarezza. La Basilica di San Pietro passò di mano in mano dal Bramante al Raffaello, da Sangallo a Fra’ Giocondo, al Peruzzi, fino a Michelangelo che lo defini nella forma attuale, ma essi facevano i modelli e li sottoponevano al committente, allora era il Papa. Oggi saremmo noi, con i nostri legittimi rappresentanti eletti dagli elettori.
Basta con la teoria di prima una cosa e poi l’altra, senza capo né coda, ne guadagna solo chi ha in mano i lavori “eterni”, ma senza fabbrica di San Pietro visibile. A Sanpietroburgo, Alessandro il Grande, spalancò una finestra sull’Europa, un vera Città Italiana, ma i lavori si vedevano e si soffrivano, dai Tartari, agli Ucraini, ai Russi, tutte le etnie di quell’enorme Nazione ci lavorarono con enorme fatica, nelle paludi, al gelo ed anche di fretta. Il “Grande” voleva vedere da vivo cosa si faceva, anche se ha lavorato, consapevolmente, per il fututo turistico di Sanpietroburgo! Attualmente non si vede nulla ed i soldi svaniscono nel buio e nel mistero, senza capire cosa davvero si vuole fare.
Avanti tutta!!!
Sì, ma con il giusto “vento”! Grazie per il commento. 🙂
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Sì, ma con il giusto “vento”! Grazie per il commento. 🙂