Roma,19 settembre – La Giunta per le Elezioni del Senato, ieri sera si è pronunciata in sfavore alla relazione Augello, che proponeva la convalida della carica di Senatore a Silvio Berlusconi, nonostante penda sul Cavaliere una condanna definitiva per frode fiscale.
Dopo il respingimento delle prime due questioni pregiudiziali presentate nella relazione, i rappresentanti di Pdl, Lega e Gal hanno lasciato l’aula dichiarando l’inutilità della partecipazione ad un giudizio precostituito. Rimasto quindi solo Augello del blocco a favore alla relazione, quest’ultima è stata respinta con un solo voto favorevole. Si è così compiuto un passo in avanti per la decadenza di Berlusconi da Senatore.
Il prossimo relatore sarà il presidente della Giunta Stefàno (Sel), che presenterà la sua relazione a non meno di dieci giorni di distanza dalla votazione. Si aprirà quindi la fase della contestazione, durante la quale Berlusconi avrà la possibilità di presentare una nuova memoria difensiva.
Per quanto riguarda le sorti del Governo, sembra non esserci l’ intenzione del Pdl a farlo cadere. Ha dichiarato stamattina a tal proposito il capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani: “Il Pdl resta al governo. E’ un partito di moderati.”
La situazione si accende però per quanto riguarda le questioni di politica economica. Dopo l’intervento sull’Imu fortemente voluto dal Pdl, il Governo Letta sembra essersi ritrovato con una falla nelle entrate pubbliche da poter riempire solo con l’aumento dell’Iva di un punto percentuale. Essendo l’Iva un’imposta sui consumi, andrebbe a gravare soprattutto sulle spalle dei più poveri, aggravandone ancora di più la situazione già piuttosto difficile.
Il Pdl si è subito dichiarato contrario ad un tale provvedimento, minacciando di far cadere il Governo se mai dovesse andare in vigore. Ma il Pdl sembra portare avanti un campagna indiscriminata contro il potere impositivo dello Stato, dimenticando forse che si tratta del principale strumento per l’erogazione dei servizi ai cittadini. Dichiara infatti Schifani: “Il Pdl resta al governo per non lasciare spazi al partito delle tasse e della spesa pubblica. Ci siamo battuti per cancellare l’Imu, ci stiamo battendo affinché non sia aumentata l’Iva perché questo è un punto focale per la crescita”. D’altro canto non potrebbe fare altrimenti, visto che il fondatore e leader di partito è stato condannato per aver commesso una frode ai danni del fisco italiano.
in FOTO: senatore Augello