2 ottobre – “Ho chiesto a tutti gli albergatori d’Italia di cambiare, nella sola giornata di oggi, la numerazione delle stanze dei loro alberghi con il solo numero 22, un gesto simbolico per protestare nei confronti dell’aumento dell’Iva che rappresenterà un ulteriore aggravio ad una economia già malata”.
Promotore della singolare protesta è Giuseppe Sarnella, imprenditore nel settore turistico e Presidente di Confapi Turismo Lazio. “In questa fase di instabilità economica il nostro paese aveva bisogno di tutto, ma non di un ulteriore aumento dell’Iva che comporterà un drastico ridimensionamento della capacità di spesa per le famiglie e le imprese”, prosegue la nota di Confapi.
“Domani alle reception di tutti gli alberghi italiani mi piacerebbe che venissero vendute ai turisti camere aventi tutte lo stesso numero: il 22. Un modo per mandare un segnale inequivocabile al Governo. Anche il settore turistico, che genera un pil nazionale stimato intorno al 10%, subirà un serio contraccolpo dopo questo aumento.
Un aumento inspiegabile, anche perché, nel solo comparto turistico, è stato provato attraverso studi universitari, che la riduzione di alcuni punti dell’aliquota dell’iva produrrebbe automaticamente circa 100 mila posti di lavoro”, conclude la nota di Confapi.