Durante la notte del 15 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Stabilità. Non ci sono tagli alla cultura, come anticipato nei giorni scorsi dal ministro dei Beni e delle attività culturali, Massimo Bray, per tanto, il dicastero potrà continuare nel suo operato con le misure già definite come il decreto Valore Cultura, recentemente convertito in legge (vai all’articolo). Occhi puntati anche sul Progetto Pompei per cui, in questi giorni, si sta profilando la figura del manager prevista nel decreto. Scelta di grande importanza per la quale anche il sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, in un’intervista rilasciata ad Adnkronos, ha evidenziato la necessità di un dirigente competente e lontano dalle logiche politiche ed il gioco delle poltrone.
“Chiediamo che la scelta del manager per Pompei non si riduca ad una designazione politica, per accontentare Tizio o Caio – ha affermato D’Alessio – Bisogna cominciare a ragionare in termini di qualità scegliendo una persona che conosca il territorio ed abbia le idee chiare su cosa fare”.
Il sindaco D’Alessio ha sottolineato quanto la carente collaborazione tra la Soprintendenza e i tre o quattro manager che si sono avvicendati in passato, abbia determinato un completo insuccesso. “Chiediamo che venga individuata una persona in gamba, con buona esperienza – prosegue D’Alessio – Ci fa piacere che Bray, che è un bravissimo ministro, si sia impegnato in questo modo su Pompei. Spero che venga nominata una persona di qualità”.