Sei un atipico o un “classico” precario? Dimenticati il mutuo

mutuo1Ancora difficile la realizzazione del sogno della prima casa per chi è precario e con lavoro atipico; ed anche accedendo ai tanto pubblicizzati prodotti bancari mirati a questa categoria lavorativa, le condizioni sono spesso troppo onerose e vincolate da un’alta ipoteca a garanzia dell’operazione.

Nonostante i 60 milioni del Fondo di garanzia per i mutui per i giovani (decreto 103 del 24 giugno 2013 varato ad agosto 2013 dal governo Letta) i tempi e l’attivazione sembrano essere lunghi ed irti di vincoli bancari.

Il fondo di 60 milioni di euro è rivolto ai giovani al di sotto dei 35 anni di età, giovani coppie con o senza figli, gruppo familiare con un solo genitore con figli minori, senza un lavoro stabile, con reddito ISEE inferiore ai 40 mila euro annuali. Queste le condizioni per accedere al mutuo per l’acquisto della prima casa. Esso prevede che lo Stato garantisca il 50% della quota capitale del mutuo concesso e le banche non potrebbero richiedere garanzie ulteriori oltre l’ipoteca sull’immobile.

E proprio l’ammontare dell’ipoteca è ciò che fa allontanare il sogno d’acquisto in quanto essa è decisa dalla banca e non è possibile contrattarla. Spesso, il suo importo, è calcolato raddoppiando il costo del mutuo erogato in modo da recuperare tutti i costi fino alla vendita all’asta dell’immobile in caso di mancato pagamento. Di conseguenza, il tasso praticato diventa sconveniente per chi volesse accedere al mutuo. Il fondo si applica per mutui di importo massimo di 200 mila euro per l’acquisto della prima abitazione entro i 95 metri quadri e che non deve rientrare nelle categorie catastali della abitazioni signorili, ville o palazzi.

Ad oggi i mutui sottoscritti dai precari sono solo il 2,7% come evidenziato sul portale di Mutui.it, dove spesso il garante o contestatario deve essere un lavoratore con contratto a tempo indeterminato o un professionista.

FOTO: tratta da it.adviseonly.com

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