Legge di stabilità: i sindacati annunciano uno sciopero di 4 ore

cgil-cisl-uil-scioperoRoma, 22 ottobre – Coerentemente con le dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa, i segretari delle principali sigle sindacali (CGIL, CISL e UIL), per novembre, annunciano uno sciopero contro la legge di stabilità che sarà articolato in pacchetti di fermi da quattro ore, a livello locale, con annesse manifestazioni di protesta.

La principale critica che i rappresentanti dei sindacati muovono contro la legge di stabilità è la riduzione insignificante della pressione fiscale sui contribuenti, che definiscono “del tutto simbolica e quindi inefficace”. Convengono anche sul fatto che le riforme contenute nella manovra, non apporterebbero uno stimolo decisivo alla crescita, condannando il Paese ad ulteriori anni di stagnazione. Inoltre, chiedono che venga data una risposta definitiva alle questioni spinose del rifinanziamento della cassa integrazione e sugli esodati.

I sindacati rilanciano anche il pacchetto di riforme su cui si era espressa positivamente anche Confindustria, che prevedeva la riduzione del cuneo fiscale tramite un taglio agli sprechi della Pubblica Amministrazione. Nei prossimi giorni, i rappresentanti delle sigle incontreranno i capigruppo di Camera e Senato per un confronto sul tema.

Dal governo arriva il commento del viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, che definisce lo sciopero “Un errore”. Susanna Camusso, segretario generale CGIL, risponde prontamente: “È un errore fare una legge di stabilità che non è nel segno del cambiamento e non ha messo il lavoro al centro”.