Congressi PD, tra minacce e tesseramenti sospetti

venanzio carpentieriCarpentieri eletto nuovo segretario provinciale

Tra sabato e domenica 26 e 27 ottobre, si sono concluse le votazioni per i candidati alla segreteria provinciale del Partito Democratico napoletano, che hanno visto la vittoria del plurisostenuto Venanzio Carpentieri, con il 65% dei consensi. Battuto, con il 35% dei voti, il segretario uscente Gino Cimmino.

In tutti i circoli di Napoli e provincia i Democratici hanno anche scelto i propri segretari di sezione. Il tutto è avvenuto in un clima teso, fatto di ricorsi e di episodi a dir poco sconcertanti, soprattutto in alcune zone della città. Il primo motivo che ha creato grande tensione nei circoli territoriali è stato quello relativo al tesseramento. Infatti, a causa di un regolamento nazionale, oggettivamente illogico, ogni cittadino ha potuto tesserarsi fino al giorno stesso del congresso, quindi fino a domenica.

Questa regola ha portato le sezioni a tesseramenti selvaggi e ambigui pertanto, molti militanti storici, si sono ritrovati le sezioni invase da persone che con il PD non avevano nulla a che fare. Il primo episodio di subbuglio è avvenuto sabato sera quando il segretario provinciale della giovanile, Marco Sarracino, è stato aggredito da un politico del Pdl della municipalità napoletana, San Giuseppe Porto. Questi stava partecipando attivamente al tesseramento della sezione del PD, pagando le tessere alle persone che aveva portato in federazione. Allorché, in seguito alle denunce verbali di Sarracino, ha deciso di colpire fisicamente il giovane democratico minacciandolo più volte di tacere.

Cosa diversa è invece avvenuta a Casoria dove il congresso non si è proprio effettuato in seguito al ricorso presentato dall’ufficio di presidenza PD e dai giovani Democratici che invitavano la commissione di garanzia regionale a sospendere il tesseramento. Questo perché delle “forze esterne” al PD stavano preparando pacchetti di tessere per fare la scalata alla sezione cittadina. Ad oggi, gli iscritti e i futuri iscritti del PD di Casoria dovranno svolgere il tesseramento prima del 6 novembre, giorno in cui Carpentieri verrà proclamato segretario.

Al Vomero, invece, non si è ancora risolta la lite tra il consigliere provinciale Livio Falcone ed Emanuele Lastaria, consigliere municipale. Falcone sul Mattino, ha denunciato gli scandali relativi al tesseramento vomerese, a suo parere viziato dalla scomparsa momentanea di plichi di tessere e al boom di iscritti avvenuti in seguito. Mentre il consigliere di municipalità, Lastaria, ha dichiarato che “È del tutto inaccettabile il tentativo di strumentalizzare politicamente i dissidi all’interno della lista Carpentieri al Vomero e che si cerchi di screditare il lavoro di tanti compagni e militanti di un’area in cui il PD è di gran lunga il primo partito.”

Anche a Bagnoli, come in tutte le sezioni di Napoli e provincia, si è verificato un afflusso di nuovi iscritti in occasione del congresso. E fin qui tutto nella norma – si direbbe, era previsto dal regolamento – se non fosse che il neoeletto segretario, vive all’interno della sua famiglia una dicotomia a sinistra, con il padre del neo dirigente PD, militante e attivo sostenitore del partito della Rifondazione Comunista territoriale, che per amore nei confronti del figlio – si legge nel verbale del congresso – si sarebbe prodigato ad accompagnare nuovi simpatizzanti, ora iscritti al Partito Democratico.

Insomma tante contraddizioni, molti spunti polemici e troppe liti a segnare l’inizio del nuovo corso del partito napoletano, tali da far ipotizzare giorni difficili per i democratici napoletani. Ma ci permettiamo di chiudere con una speranza, che l’amore trionfi, come a Bagnoli.

AGGIORNAMENTO ore 14,12. Rosa Davide, segretario dei Giovani Democratici di Casoria, segnala alla nostra redazione che “Ieri è giunta l’ufficialità del fatto che il ricorso lo abbiamo vinto, ma non è assolutamente detto che si dovrà fare il congresso entro il 6 Novembre.”

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