Roma, 10 novembre – In un comunicato diffuso poche ore fa dall’ Esa (Agenzia Spaziale Europea), è stato scongiurato il rischio per l’ Italia e per tutto il vecchio continente, di essere colpite dai frammenti del satellite europeo Goce (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer).
Goce, così bello da essere stato soprannominato “la Ferrari del cielo”, è rimasto a corto di carburante ed è da qualche giorno in caduta libera verso la Terra.
In un primo momento l’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) e la Protezione Civile, avevano diffuso l’ allerta per lo stato di pericolo del nostro Paese, potenzialmente interessato dalla caduta di frammenti del satellite. A tal proposito erano state individuate 3 finestre temporali: la prima (il cui rischio è stato scongiurato) si apriva dalle 8.06 alle 9.26 di questa mattina e le regioni interessate erano quelle settentrionali, la seconda si apre dalle 19.44 e si chiude alle 20.24 di questa sera interessando le regioni nord-occidentali, e la terza si aprirà alle 7.48 alle 8.28 di domani mattina interessando potenzialmente il mezzogiorno.
Ora, dopo gli ultimi aggiornamenti, l’ allarme sembra essere totalmente rientrato, ed i possibili bersagli della caduta dei frammenti sono ora gli oceani ed alcune aree deserte dell’ Oceania. Pare quindi essere rientrato del tutto l’ allarme per la popolazione.
Goce, la cui missione è ormai conclusa, ci ha offerto importanti dati sull’ andamento della gravità, questione cruciale per capire meglio lo spostamento dei continenti e la circolazione degli oceani. Il satellite è anche un bel po’ italiano, visto che il capocommessa è la torinese Thales Alenia Space.