Roma, 16 novembre – Si delinea oggi la spaccatura ufficiale tra le due correnti del Pdl. La corrente alfaniana, quella dei “governisti” ha tentato in questi ultimi giorni di mediare con i “falchi”, i fedelissimi di Berlusconi. Ma le loro richieste, tra cui il sostegno al governo fino al 2015 indipendentemente dalla sorte giudiziaria del Cavaliere e l’introduzione delle primarie, non sono state accettate.
Così stamattina al Congresso Nazionale del partito tenutosi al Palazzo dei Congressi di Roma, tra i delegati con diritto di voto del Pdl mancavano coloro che hanno scelto la linea moderata, quella di Alfano.
Durante il Congresso si è votato per l’archiviazione definitiva del Pdl che, come afferma lo stesso Berlusconi: “non comunicava più alcuna emozione” e per la ricostituzione di Forza Italia, che si presenterà sulla scena politica italiana come un partito di centro-destra costituito dai fedelissimi a Berlusconi.
L’altra corrente, quella dei governisti, formerà un nuovo partito chiamato Nuovo Centrodestra formato da Alfano e tutti i parlamentari ed i ministri del Pdl filogovernativi.
Berlusconi chiarisce nel suo discorso il rapporto che ci sarà tra i due nuovi partiti: “Dobbiamo trattare con loro nello stesso modo con il quale abbiamo rapporti con la Lega e Fratelli d’Italia”, aggiungendo “Vorrei raccomandarvi di non fare alcuna dichiarazione contro il Nuovo Centrodestra” per calmare la platea dalla quale si è levato più volte il grido: “Traditori!”
Il Berlusconi di stamattina è duro con le politiche di austerità che portano l’impoverimento del Paese, duro con la legge di stabilità ed il governo, ma consapevole di non avere i numeri per farlo cadere. Ma anche un Berlusconi stanco e provato, come dimostra il lieve malore che lo ha sorpreso durante il suo discorso di un’ ora e mezza. Ed infine, un Berlusconi deluso: “Non me l’aspettavo da Angelino, lo consideravo un figlio mio”.