Tagli alla spesa pubblica, in discussione oggi pomeriggio al Comitato Interministeriale

spending-reviewRoma, 18 novembre – Attesa per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi la riunione del Comitato Interministeriale per esaminare il piano di lavoro del nuovo Commissario alla spending review Carlo Cottarelli. A seguire, il dossier sarà trasmesso alle Camere per ottenere, già ad inizio 2014, un taglio alle spese di circa 1,5 miliardi di euro. Nominato poco più di un mese fa, Cottarelli (già responsabile del Dipartimento Affari di bilancio del Fondo Monetario Internazionale) ha il delicato compito di evitare che l’Europa bocci definitivamente la legge di stabilità. Bruxelles chiede di ridurre il debito e a Cottarelli è spettato l’onere di far ottenere all’Italia almeno tre miliardi di euro da investire; per farlo, l’Ue dovrà dare il suo nulla-osta.

Pesante fardello per il Commissario, considerato che la spesa pubblica ammonta a circa 800 miliardi di euro. Per ottenere i tagli necessari a ridurre le spese dello Stato, pare siano stati individuati, tra i settori di intervento, la sanità, le municipalizzate, le consulenze, l’utilizzo degli immobili pubblici e la razionalizzazione e centralizzazione degli acquisti attraverso la Consip.

L’obiettivo finanziario della spending review potrebbe traguardare i dieci miliardi di euro e più di tagli in tre anni, cifra necessaria, tra il 2015 e il 2016, ad evitare tagli agli sconti fiscali già decisi nella Legge di stabilità all’esame del Parlamento. I primi frutti dovranno già essere raccolti nel 2014, come auspica il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni in una dichiarazione rilasciata al “Corriere della Sera”: “Sono fiducioso che [Cottarelli] avrà il coraggio di definire una terapia più incisiva sull’intero campo della spesa pubblica, già a partire dal 2014”.

Parallelamente, in Commissione Bilancio del Senato si riprenderanno, sempre nel pomeriggio, i lavori sulla Legge di stabilità, dove si definirà l’emendamento per l’ampliamento del credito a favore delle piccole e medie imprese attraverso l’intervento della Cassa Depositi e Prestiti e si discuterà del reperimento dei 330 milioni di euro mancanti per la Cassa Integrazione in deroga per il 2013.

Manca ancora, però, un’intesa politica sull’Imu; la seconda rata della tassa sull’abitazione principale potrebbe essere cancellata con un provvedimento che arriverà al consiglio dei ministri non prima di mercoledì 20, ma la matassa è ancora intricata, in quanto, per coprire i 2,4 miliardi di euro che verrebbero a mancare, il governo dovrà chiudere i lavori in tempi strettii. Pare si voglia percorrere la strada dell’aumento degli acconti Ires e Irap di fine novembre per le banche e per le assicurazioni. Non ci resta che attendere che Cottarelli riesca laddove nessuno ha potuto.

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