Pillole di calcio. Napoli-Inter: l’analisi tattica

logo-lega-serie-aIl Napoli batte l’Inter, ricaccia i nerazzurri a meno 7 dalla zona Champions e offre un’altra ottima prova a tre giorni dalla monumentale prestazione contro l’Arsenal. Sei gol in due partite e tante occasioni prodotte grazie all’intraprendeza del gioco di Benitez e delle sue scelte.

BENITEZ. La scelta della formazione è stata obbligata fino a un certo punto, fatta eccezione per Rafael messo di nuovo in campo per non rischiare Reina in una serata umida. E’ vero che Behrami e Pandev non erano al meglio ma entrambi avrebbero potuto di certo giocare: del resto Pandev ha avuto uno scampolo di match e Behrami si è riscaldato a lungo prima di riaccomodarsi in panchina. Quindi, a conti fatti, schierare Mertens e Dzemaili sono state delle scelte, scelte azzecatissime da parte di Rafa.

TREQUARTISTI. Soluzione facile a dirsi ma difficile a farsi che offre buone risultati grazie al livello tecnico degli interpeti e ai movimenti disegnati da Benitez. I tre trrequartisti (senza Pandev intendiamo) portano a più velocità nelle ripartenze ma ad un minore controllo di palla e, già da qui, prima del fischio di inizio era intuibile che il Napoli avrebbe puntato molto sulle ripartenze. Stesso indizio derivava dalla scelta di Dzemaili in mediana che, tra i tre svizzeri, è quello che nasce più mezz’ala pura, vale a dire quello che si butta più negli spazi, va in avanti con e senza palla e ragiona in verticale.

TATTICA. Benitez ha puntato forte sui suoi interpreti offensivi e ha avuto ragione perché il Napoli poteva fare tranquillamente sei gol considerando lo sciagurato errore di Pandev dal dischetto e l’incrocio dei pali di Insegne. I quattro attaccanti si sono mossi continuamente andando a turno a ricoprire tute le caselle dell’attacco azzurro con ottimi risultati. E, ieri, per la prima volta, Dzemaili si è spesso aggiunto agli attaccanti offrendo una grande prova. Ovviamente, in maniera intuibile, se si attacca con 5 uomini qualcosa dietro si rischia.

TATTICA-2. I gol dell’Inter nascono da errori di pozione o di intervento degli azzurri: sarà pure vero che l’Inter ha manovrato di più ma di grosse azioni costruite senza la complicità della difesa del Napoli ne ricordiamo solo una, quella in cui Rafael ha murato Guarin con il volto.

TATTICA-3. Cambiasso è un giocatore molto intelligente tatticamente eppure ieri non è mai riuscito a guardarsi le spalle. Giocando vertice arretrato del centrocampo di Mazzarri sarebbe dovuto essere lui a bloccare sul nascere le trame offensive dei trequartisti, ma non ci è mai riuscito. Potremmo dre che molto delle fortune del Napoli sono nate dal duello Mertens-Cambiasso stravinto dal belga.

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