Il 2014, per gli italiani, inizia con una doppia stangata riguardo al pagamento delle imposte. Entro il 24 gennaio, dovranno essere pagate la cosiddetta mini Imu e la Tares.
La mini Imu è l’imposta relativa alle prime case e ai terreni agricoli che dovrà essere necessariamente versata da tutti i proprietari esentati dal pagamento lo scorso dicembre. Nel dettaglio, riguarda tutti i comuni italiani che nel corso del 2013 hanno aumentato l’aliquota Imu, portandola dal 4 per mille fissato dallo Stato, al 5 o 6 per mille. L’imposta dovrà essere versata anche per eventuali box e garage. La quota spettante a ciascun proprietario, può essere calcolata accuratamente mediante il calcolatore online realizzato dal Sole24Ore in collaborazione con Anutel (Associazione nazionale uffici tributi enti locali).
La Tares è la tassa sui rifiuti che contribuirà a portare nelle casse dello Stato circa un miliardo di euro, grazie ad un “balzello aggiuntivo di 30 centesimi al metro quadro introdotto dal Salva Italia”. Di conseguenza, si stima che “secondo i dati di un’analisi della Uil – Servizio politiche territoriali, condotta sui capoluoghi di Provincia, la parte dei servizi dedicata allo Stato pesa per 24 euro a famiglia. Il calcolo, che è una media nazionale, è stato fatto sulle utenze domestiche di una famiglia di quattro componenti, per un appartamento di 80 metri quadri. Sempre secondo la Uil, se a questi 24 euro si aggiunge il costo medio della mini-Imu, la media di spese delle famiglie sarà di 57 euro per entrambi i tributi”.
Una vera e propria situazione di caos è stata quindi determinata a causa non soltanto dei calcoli relativi al pagamento della mini Imu, ma anche dalle differenze riscontrate in ogni comune in cui la Tares viene applicata. Ogni cittadino dovrà quindi informarsi dei costi e delle modalità di pagamento presso il proprio comune di residenza. Molte le lamentele per la mancata informazione sulle procedure da seguire, ma secondo il Ministero dell’Economia, il pagamento della Tares dovrà essere disposto mediante il modello F24. E’ stato inoltre stabilito che, a causa del mancato invio dei bollettini prestampati per il pagamento delle imposte, non saranno applicate more per i versamenti effettuati dopo il 24 gennaio.
FOTO: tratta da ilgazzettino.it