Nominato il commissario del Teatro San Carlo, scoppia l’ira dei lavoratori

Teatro-San-CarloDe Magistris: “è una vergogna”

Napoli, 24 gennaio – Ci hanno provato i lavoratori del Teatro San Carlo a scongiurare la soluzione commissariale (vai all’articolo), ma ieri, in un comunicato stampa, il ministro Bray ha reso noto che la gestione del più antico e grande teatro d’Europa sarà affidata a Michele Lignola, oggi direttore generale di Confindustria Napoli. Un curriculum d’eccellenza è il suo biglietto da visita: avvocato, napoletano, esperto di contrattazione collettiva, diventa nel 1995 direttore del personale dell’editoriale “La Repubblica”, del gruppo “Espresso”. Due anni dopo arriva la nomina a direttore generale dell’Unione degli Industriali di Napoli, ma lascia l’incarico nel 2004 per andare ad organizzare l’attività di Fondimpresa (Fondo interprofessionale per la formazione continua), costituito da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, del quale sarà direttore generale fino ad agosto 2012, anno in cui torna a Napoli. Furioso il sindaco Luigi De Magistris, che ha affermato di esser venuto a conoscenza del provvedimento quando era già stato firmato ed inviato ai mezzi di comunicazione.

Soltanto poche ore prima dell’annuncio del Mibact i lavoratori del San Carlo avevano occupato le stanze della Soprintendenza per protestare contro lo spettro del commissariamento, dopo che i componenti dimissionari del Cda della Fondazione hanno disertato il tavolo convocato per il 22 gennaio dal sindaco di Napoli, unico presente del consiglio d’amministrazione insieme a Mariano Patti (direttore d’orchestra nominato componente del consiglio d’amministrazione pochi giorni fa dal comune, ndr). De Magistris, che ha definito il commissariamento “una vergogna” ed un’umiliazione per la Fondazione San Carlo, ha reso noto che, durante l’incontro con Caldoro avvenuto lo scorso sabato sembrava fosse stato trovato “un punto comune di ragionamento da fare con il Governo […]. Il ministro Bray […] ci ha dato la disponibilità per un incontro, poi non mi ha più risposto. Ho registrato la volontà di Caldoro di sedersi a un tavolo, ma se non è stato convocato i casi sono due: o ci sono altri impegni, o qualcuno sta prendendo comunque delle decisioni e allora è una farsa“. Dal canto suo, il governatore Caldoro, ha semplicemente espresso soddisfazione per la scelta di Bray, definendo Lignola “una persona di grande equilibrio e capacità” e tacendo sul resto.

Agguerriti e disperati invece i lavoratori, che, dopo aver fatto saltare la messa in scena de “Il barbiere di Siviglia” prevista per la serata di ieri, si sono riuniti fino a tardi in sala giunta a Palazzo San Giacomo con De Magistris e Patti. Dall’incontro sembra trapelare la volontà di ricorrere al Tar contro il commissariamento.

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