Bollino blu per auto, contraffatte le verifiche. 8 le persone denunciate a Napoli

Non avevano mai visionato le auto ma risultavano ufficialmente in regola e sicure grazie ad un software

revisioni fittizieNapoli, 13 marzo – Sono stati scoperti, dal comando provinciale dei Carabinieri, centri di revisione per autovetture che effettuavano controlli fittizi. A seguito di verifiche effettuate nei giorni scorsi dalle forze dell’ordine con posti di blocco, sono emerse autovetture che, sebbene, datate o altamente inquinanti e poco sicure erano in possesso di bollino blu.

Ciò ha allarmato i militari che hanno effettuato una serie di verifiche in molti centri di revisione a Napoli e in provincia ed è emerso che molti dei certificati di avvenuto controllo rilasciati, fossero falsi. Attraverso un software collegato abusivamente alla Motorizzazione, si inviavano dati fittizi in grado di far rilasciare ai centri di revisione,  il tagliando regolare senza che la vettura fosse mai stata esaminata e nemmeno fosse mai entrata in officina.

I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli hanno denunciato 8 persone, di cui l’amministratore e il responsabile tecnico di un centro in via Girolamo Cerbone, il responsabile tecnico e l’aiuto meccanico di un altro centro revisioni in via Stefano Brun. Inoltre quello di via Cerbone aveva l’autorizzazione sanitaria scaduta dal 2012 l’altro non la possedeva affatto. La denuncia è per frode informatica e violazione alla normativa a tutela dei diritti d’autore visto l’utilizzo del software che truffava la Motorizzazione.

L’aiuto meccanico è stato denunciato anche per sostituzione di persona perché sorpreso ad effettuare una revisione al posto del responsabile tecnico che non era presente in officina.

Segnalati l’amministratore e responsabile tecnico di un centro in via Murelle: avevano revisionato nella loro officina un’auto visionando solo la carta di circolazione che gli era stata portata da un meccanico la cui officina è situata a via Marina dei Gigli il quale poi è stato denunciato per concorso nel reato.

Inoltre, alcuni centri sono stati anche segnalati alla Provincia di Napoli e all’Agenzia delle Entrate perché è risultato  effettuassero revisioni ad un costo diverso da quello imposto dalla Provincia di Napoli. Veniva fatto pagare un importo dagli 30 ai 40 euro per verifica piuttosto che gli ufficiali 65,70 euro facendo anche concorrenza sleale nei confronti degli altri centri.

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