A giugno la formalizzazione dell’accordo tra Zuckerberg e Luckey, fondatore dell’Oculus VR
26 marzo – Dopo l’acquisto di Whatsapp, Facebook investe nella realtà virtuale ed acquista per la cifra di 2 miliardi l’Oculus VR, società leader nel settore delle tecnologie e nella realizzazione di ambientazioni simulate. La società è stata fondata da un 21enne americano, Palmer Luckey, il quale ha realizzato un prototipo di occhiale virtuale per la visualizzazione di ambientazioni in 3D dagli effetti davvero sorprendenti. Il progetto ha preso vita da un semplice paio di occhiali da sci, e i cosiddetti Oculus Rift costeranno solo 350 dollari.
Zuckerberg particolarmente entusiasta dell’acquisto, ha promesso nuove esperienze social tecnologicamente avanzate, dichiarando che “la nostra missione è di rendere il mondo più aperto e connesso. Negli scorsi anni questo ha significato prevalentemente costruire applicazioni per cellulare per consentire la condivisione con le persone della propria rete. Rimane molto da fare per quanto riguarda il mobile, ma a questo punto ci riteniamo in una posizione in cui possiamo concentrarci su quello che le piattaforme diventeranno prossimamente, e rendere ancor più utili, piacevoli e personali le esperienze”.
Le potenzialità degli Oculus Rift non saranno legate solo ed esclusivamente al mondo dei videogames, ma gli obiettivi di Zuckerberg sembrano essere di gran lunga più ambiziosi, avendo in mente la realizzazione di una piattaforma che consenta esperienze davvero singolari, come “un posto a bordo campo per le partite, un banco in una classe di studenti e professori da tutto il mondo, o un consulto medico faccia a faccia. Tutto solo indossando gli occhiali a casa propria”.
Altrettanto soddisfatto dell’accordo raggiunto con il numero uno di Palo Alto è Brendan Iribe, co-fondatore e amministratore delegato di Oculus, il quale ha dichiarato di esser fiero di questo tipo di collaborazione “per offrire la migliore piattaforma di realtà virtuale del mondo. La realtà virtuale sarà definita in modo forte dalle esperienze sociali che connettono le persone in nuove e magiche modalità. È una tecnologia che trasforma e consente al mondo di provare l’impossibile”.
L’azienda californiana aveva raggiunto un certo successo già a partire dal 2012, quando riuscì a raccogliere ben due milioni di dollari per l’elaborazione e lo sviluppo degli occhiali Oculus Rift. E’ evidente che le potenzialità per un progetto davvero all’avanguardia ci sono tutte.