Così si aggiudicavano gli appalti pubblici
Santa Maria a Vico, 9 aprile – In un’operazione dei Carabinieri 9 arresti, tra cui compaiono due amministratori comunali. Su coordinamento della DDA di Napoli i Carabinieri del nucleo investigativo di Caserta nelle prime ore del mattino hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, nei confronti di amministratori pubblici del Comune di Santa Maria a Vico ed imprenditori collegati al clan camorristico dei Belforte di Marcianise.
L’accusa è turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio, corruzione e sfruttamento della prostituzione, tutti reati aggravati dal metodo mafioso. Le attività di investigazione erano in corso da alcuni mesi e dopo aver raccolto video, intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti stamane si è dato il via agli arresti. Tra i nomi compaiono Pio Affinita, Anna Lauritano, Ernesto Savinelli e Pasquale Valente.
Ai soggetti viene contestata la turbativa della gara relativa all’appalto del servizio di igiene urbana espletato per tre anni nel comune di Santa Maria a Vico per un importo complessivo di euro 4.069.422,54 al fine di consentire l’aggiudicazione del servizio alla ditta Fare l’Ambiente S.p.a. di Ciampino. Sarebbe stato inoltre accertato che i gestori di fatto della ditta in questione, con la complicità di alcuni dipendenti, procacciavano al responsabile lavori pubblici del Comune di Santa Maria a Vico, prestazioni sessuali da parte di una donna di origini cubane, in cambio di cinquecento euro, per addomesticare l’aggiudicazione della gara d’appalto in questione. L’indagine avrebbe consentito, altresì, di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti di alcuni degli indagati per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.