Arrestato per corruzione Ennio Blasco, prefetto di Benevento

Ai domiciliari anche i fratelli Buglione che lo avrebbero pagato con gioielli e viaggi

blasco_ennioNapoli, 15 aprile – La Guardia di Finanza è giunta a Blasco seguendo la pista del riscatto pagato per liberare Antonio Buglione rapito nel 2010.

Ennio Blasco, il prefetto di Benevento in carica, è stato arrestato in merito ad un’inchiesta in cui è emerso la sua presunta corruzione per alcune certificazioni antimafia riguardanti imprese di vigilanza privata. Le indagini sono relative al periodo in cui Blasco è stato prefetto ad Avellino, nel periodo compreso tra il 2009 e il 2011. Per il prefetto e tre imprenditori di Nola in provincia di Napoli sono scattati gli arresti domiciliari.

Sono i fratelli Buglione, Carmine, Carlo e Antonio, titolari dell’impresa di vigilanza privata, ad aver beneficiato dei favori di Blasco ricompensandolo con gioielli, viaggi, auto con autista e altre spese varie, come quelle di lavanderia. Blasco si sarebbe avvalso della sua carica istituzionale per facilitare gli imprenditori. Sembra infatti che il prefetto abbia concesso in cambio di regali di valore le certificazioni necessarie per gli istituti di vigilanza privata dei fratelli Buglione, che hanno aperto le loro filiali proprio nelle città in cui Blasco ha svolto le sue funzioni prefettizie.

A notificare l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il prefetto e gli imprenditori accusati di corruzione, sono stati i militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli, guidati dal colonnello Nicola Altiero. L’ordinanza è stata emessa dal gip di Avellino su richiesta del procuratore della Repubblica di Avellino, Rosario Campelmo. La Guardia di Finanza si sarebbe accorta del coinvolgimento e la presunta corruzione dell’attuale prefetto di Banevento – ricoprendo prima ancora la carica di viceprefetto a Napoli, promosso poi a prefetto a Isernia e in seguito ad Avellino – indagando sul caso del rapimento del 2010 di Antonio Buglione. Le indagini dei militari erano volte a verificare se Buglione fosse stato liberato dalla banda di sardi che aveva eseguito il rapimento in seguito al pagamento di un riscatto.

FOTO: tratta da ntr24.tv

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