Blitz a Nizza: preso il superlatitante Antonio Lo Russo

Lo Russo è ricordato anche per la presenza al San Paolo nel 2010 contro Parma, Fiorentina e Catania

lorusso bordocampoNapoli, 16 aprile Il latitante Antonio Lo Russo, figlio di Salvatore Lo Russo, boss del clan dei “Capitoni”, è stato catturato a Nizza, dopo una ricerca durata quattro anni.

Lo Russo era latitante dal 2010, quando fuggì in seguito alla notifica di una misura restrittiva per associazione a delinquere di stampo mafioso. La cattura è avvenuta in serata al termine delle indagini dei carabinieri, coordinate dai pm della direzione distrettuale Antimafia di Napoli Enrico Parascandolo, Sergio Amato e Henry John Woodcock, i quali hanno collaborato con l’interpol e la gendarmeria francese. Lo Russo è stato fermato insieme a suo cugino Carlo, detto “Lellè”, anch’egli ricercato in seguito ad un tentato omicidio.

“Oggi, Antonio Lo Russo, pericoloso latitante ricercato in ambito internazionale, è stato assicurato alla giustizia. È un altro grande successo ottenuto grazie all’eccellente coordinamento tra Direzione Distrettuale Antimafia, Carabinieri e Gendarmeria francese” – così il ministro dell’interno Angelino Alfano ha commentato la cattura del boss.

Antonio Lo Russo non è ricordato solo per le vicende legate alle sue attività illecite, ma anche per la sua presenza nel 2010 a tre incontri del Napoli allo stadio San Paolo contro Parma, Fiorentina e Catania, a bordo campo.

La sua presenza allo stadio era permessa da un accredito fornitogli dalla ditta che si occupava della manutenzione del manto erboso del San Paolo. Nelle tre partite era situato sempre nella stessa posizione: alle spalle della porta di gioco. Contro Parma e Fiorentina indossava la pettorina data in dotazione agli addetti alla manutenzione del prato, mentre contro il Catania indossava una t-shirt rossa.

FOTO: tratta da ANSA.it

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