Evento organizzato dalla Fondazione Ravello con Emilia Romagna Concerti, in collaborazione con l’ambasciata israeliana
Ravello, 20 aprile – Nell’Auditorium Oscar Niemeyer della cittadina campana, va in scena il “Concerto di Pasqua” dell’Orchestra dei giovani europei, diretta dal maestro Paolo Olmi, e arricchita per l’occasione da 9 elementi della Jerusalem Academy of Music, il più importante istituto di Israele nel campo della formazione musicale della danza.
L’Auditorium Oscar Niemeyer, nato nel settembre 2000 a Ravello, città della Costiera Amalfitana, ha una capacità di 320 posti.
L’iniziativa è stata organizzata dalla Fondazione Ravello con Emilia Romagna Concerti, in collaborazione con l’ambasciata israeliana e con il Patrocinio del Pontificium Consilium de Cultura presieduto da Sua Eminenza, Cardinal Gianfranco Ravasi, in favore della pace e del dialogo tra i popoli. “I giovani musicisti sono i migliori ambasciatori per trasmettere il messaggio di pace”, ha sottolineato l’ambasciatore Naor Gilon durante la presentazione alla stampa nella sede dell’ambasciata israeliana a Roma.
“Italia ed Israele sono due terre con una cultura millenaria alle spalle, ed è bello unire le nostre forze per realizzare un progetto comune in nome della nostra grande tradizione. Penso che iniziative come queste siano un esempio di come, nel nome della cultura, due paesi già amici possano rafforzare ancora di più il loro legame”. Sono state queste le parole di Naor Gilon, che hanno aperto la conferenza stampa di presentazione del Concerto di Pasqua.
Dopo la fortunata tappa in Terra santa dello scorso 8 aprile, l’Orchestra dei Giovani Europei, ha fatto tappa, sabato 19 aprile (ore 19) all’Auditorium Oscar Niemeyer di Ravello (la mini tournèe si chiuderà a Ravenna il 21). “Una sintesi di quello che dovrebbe essere la cultura: musica, dialogo, integrazione. Per questo – ha detto il Presidente della Fondazione Ravello, Renato Brunetta – ho spinto molto per realizzare questo progetto e poter così celebrare al meglio la Pasqua”.
Il concerto inaugura idealmente la stagione performativa del Ravello Festival che prenderà ufficialmente il via il prossimo 21 giugno. “Grazie all’auditorium che ha segnato una vera e propria svolta per Ravello – ha aggiunto il direttore generale del Festival, Stefano Valanzuolo – abbiamo intrapreso con convinzione la strada che ci porta ad avere eventi lungo l’intero arco dell’anno. Dopo questo concerto, il 17 maggio l’auditorium ospiterà un progetto di Giovanni Bellucci dedicato a William Shakespeare con la partecipazione di Giancarlo Giannini.
È toccato poi al maestro Paolo Olmi, illustrare il programma musicale “Il Concerto – ha spiegato il direttore d’orchestra – viene aperto da due compositori dei nostri giorni: Oedoen Partos, israeliano, morto nel 1977 e Cristian Carrara, nato nello stesso anno. Il brano di Partos è scritto in memoria dei morti dell’Olocausto, quello di Carrara è invece ispirato all’amore materno. Lo stesso sentimento che troviamo nello Stabat Mater di Vivaldi, composto sul testo di Jacopone da Todi che descrive il pianto della Madonna davanti al Cristo crocifisso.
Dopo il Concerto per due violini di Bach un’altra pagina che sottolinea i legami tra la nostra cultura e quella ebraica, le variazioni scritte da Paganini sulla preghiera di Mosè composta da un altro italiano: Gioachino Rossini”.Ad affiancare l’orchestra saranno la mezzosoprano Carol Garcia, la violista Johanna Vahermaegi, i violinisti Dima Tkachenko e Roman Kim, che lo stesso Olmi ha definito “un assoluto talento”. La conferenza è stata anche l’occasione per rinnovare la partnership tra Fondazione Ravello e Ambasciata Israeliana. Il presidente Brunetta infatti, ha raccolto l’invito di Ofra Farhi, addetta culturale della delegazione, a continuare la collaborazione.