Da oggi sono Santi i Papi Angelo Giuseppe Roncalli e Karol Wojtyla. A Piazza San Pietro tra centinaia di migliaia di fedeli ci sarà anche Papa emerito Benedetto XVI
Roma, 27 aprile – Oggi è il giorno della canonizzazione, un momento storico di grande impatto comunicativo per la vita della chiesa che si appresta a mettere in scena l’atto più atteso di questi ultimi anni.
Quattro i Papi protagonisti di questo evento memorabile ed unico nella storia, due canonizzati nello stesso giorno da due Papi a Piazza San Pietro. Angelo Giuseppe Roncalli e Karol Wojtyla da oggi potranno essere chiamati Santi.
Il vice presidente dell’Orp, monsignor Liberio Andreatta, ieri in conferenza stampa ha confermato la presenza a Piazza San Pietro al fianco di Papa Francesco del Papa emerito Benedetto XVI. “Roma vedrà un evento che mai nella storia della città è avvenuto: due Papi vivi e due Papi santi. Immagino l’emozione di Francesco e Benedetto” ha commentato mons. Liberio Andreatta.
Sono stati due uomini che hanno cambiato il corso della storia del ‘900 questi due Papi per i quali migliaia di fedeli e pellegrini giunti da tutto il mondo, hanno pregato in questa notte di veglia a i piedi della Basilica di San Pietro in Vaticano. La loro canonizzazione nello stesso giorno è stata fortemente voluta da Papa Francesco, che per l’occasione ha dispensato Papa Giovanni XXIII dalla certificazione del miracolo e al contempo non si è lasciato influenzare dalle richieste giunte, in special modo dalla Polonia, di consacrare Santo Papa Giovanni Paolo II in un giorno dedicato a lui solo.
“Comunque i miracoli li ha fatti da vivo: se non c’è stata la terza guerra mondiale e siamo tutti ancora qui lo dobbiamo a lui. Forse può bastare” dice lo storico Alberto Melloni riferendosi alla decisione di canonizzazione equipollente, senza miracolo per Papa Bergoglio, ricordato da tutti come il Papa Buono, ma forte abbastanza per intraprendere il più radicale cambiamento della vita della Chiesa, con il Concilio Vaticano. Ancora forte è il ricordo di chi lo ha vissuto in quei suoi anni di pontificato, la gente ancora racconta quanto sia stato bello poter ascoltare la Santa Messa in italiano e non più in latino e poter guardare il parroco, non più di spalle, consacra il pane e il vino sull’altare per la Comunione.
Giovanni Paolo II “ha cambiato la storia del mondo, è stato un rivoluzionario della non violenza, se non fosse stato Papa, sarebbe stato un altro Mandela”. Racconta lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio ed ex ministro. Wojtyla è stato il Papa di tutti, anche di chi non credeva in Dio, riconosciuto tra le figure più carismatiche e determinante per le più importanti decisioni politiche assunte dai capi di Stato nel mondo, come la caduta del muro di Berlino e la fine del comunismo in Polonia. “Non abbiate paura” furono le sue prime parole dal balcone sulla folla che lo accolse per la prima volta a Piazza San Pietro da Papa. Con la sua determinazione, con i mille viaggi in ogni angolo del mondo per portare il Vangelo, con il suo modo semplice di accogliere i giovani alla Chiesa, come un padre fiero dei propri figli, ha portato la speranza e la rinascita in chiunque lo abbia conosciuto. “Santo subito” fu chiesto alla sua morte da tutti i fedeli cattolici di tutto il mondo.
FOTO: tratta da ilmessaggero.it