Sbarcati in un anno oltre 100mila migranti ora stop a Mare Nostrum: intervenga l’Europa

L’Italia non può continuare ad essere sola sul fronte “immigrati”. Da ottobre deve occuparsene L’Europa.

sbarchi migranti“Mare Nostrum non deve compiere il suo secondo compleanno, è nato come un progetto a termine”. A dichiararlo è stato il ministro dell’interno, Angelino Alfano, al Comitato Nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica, da lui presieduto. Ha poi aggiunto: “si tratta di un’operazione che ha salvato migliaia di vite umane, ma doveva avere un termine”.

101.480 immigranti sbarcati sulle coste italiane dall’inizio dell’anno. Tra il 1 agosto 2013 e 31 luglio 2014 sono sbarcate ben 116.944 persone. Di questi 62.982 soccorse dall’operazione Mare Nostrum. l’83% e’ arrivato in Sicilia, l’8% in Puglia, il 6% in Calabria, il 3% in Campania, lo 0,9% in Liguria, lo 0,3% in Sardegna. Cinquecentotrentanove gli scafisti arrestati dal 1 maggio 2013 all’altro ieri.

L’Italia “campione mondiale di accoglienza”, come l’ha giudicata il rappresentante del Viminale, sta continuando ad accogliere immigrati; nonostante Mare Nostrum non fosse un progetto definitivo, ma un’organizzazione atta a risolvere un’emergenza. Doveva solo colmare, temporaneamente, il vuoto dovuto all’assenza di  una soluzione definitiva.

Da ottobre il problema deve essere gestito dall’UE, se così non sarà il governo italiano dovrà prendere delle decisioni. L’Italia non può continuare a gestire la situazione da sola. Bisogna anche considerare che, di fatto, la maggior parte degli immigrati non è interessata a restare in territorio italico. Sono mete ambite anche le nazioni del nord Europa.

L’omaggio del ministro va alle forze dell’ordine. A garantire questa tenuta sono gli uomini e le donne delle forze dell’ordine che fanno quotidianamente il loro dovere senza avere stipendi alti e lontani dalle luci dei riflettori. In una giornata come quella di oggi sono schierati sul campo 55.457 operatori, 18.277 dei quali impegnati in pattugliamento: persone valide che presidiano la sicurezza del Paese, e il cui destino lo Stato e il governo hanno a cuore”.

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